Una stella per Lilly

Scoiattolo

Scoiattolo

Ho scritto questo racconto per bambini il 18 marzo 2000: avevo il compito di inventare una fiaba da presentare con la tecnica delle ombre cinesi durante il tirocinio professionale, quando studiavo alla Scuola Magistrale come docente di scuola dell’infanzia.
Mi piacque molto scriverla, anche se devo dire che la rappresentazione con le ombre mi divertì un po’ meno. 🙂
Nel 2001 inviai questo racconto, insieme ad altri due, al concorso Il Borgo degli Artisti di Milano, vincendo il terzo premio nella categoria “saggio per bambini”.
Ora voglio proporla a voi, sperando che possa regalarvi una piccola emozione nella sua grande semplicità. Buona lettura!

Antonella Arietano

Era un bel giorno di primavera, il sole splendeva caldo nel cielo azzurro e le nuvolette si rincorrevano come tante pecorelle. Il piccolo scoiattolo Nocciòlo uscì dalla sua tana nel tronco di una grande e vecchia quercia e respirò a fondo la fresca aria primaverile. (continua a leggere)
“Ah, come si sta bene all’aria aperta dopo tanti mesi di neve e gelo!”
E cominciò a correre qua e là inseguendo le farfalle colorate che svolazzavano nel prato, pieno di bellissimi fiori profumati.
“Ho proprio voglia di giocare, di muovermi, di saltare! Che bella la vita che si risveglia a primavera! Ehi uccellini, potete sentirmi? Sono felice!!!”
Tutto ad un tratto Nocciòlo vide qualcosa di più bello del sole, dei fiori e delle farfalle: una scoiattolina che mordicchiava una ghianda seduta su un sasso poco lontano.
“Caspita, che meraviglia!”
Le si avvicinò tutto imbarazzato e le chiese facendosi  tutto rosso:
“Ciao, io sono Nocciòlo. E tu… ehm… come ti chiami?”
“Io sono Lilly.”
Nocciolo si fece coraggio e le domandò:
“Ti va di giocare con me?”
Lilly ci pensò un pò su, poi rispose:
“Va bene!”
I due scoiattolini si rincorsero per tutto il prato, ridendo e scherzando. Da quel giorno Nocciòlo non fece che pensare alla sua piccola Lilly.
Di notte le faceva le serenate con la chitarra che il grillo gli prestava. Lei lo guardava dalla finestra e gli mandava un bacino.
Tutte le mattine raccoglieva per lei i fiori più belli e profumati, e glieli faceva portare dalle sue amiche farfalle.
Di tanto in tanto le faceva dei piccoli regali: una biglia luccicante, la piuma di un uccellino, un sasso colorato.
Lilly era contenta di tutte queste attenzioni, le piaceva giocare con Nocciòlo e ricevere i suoi regalini. Ma ahimé, era anche un pò capricciosa, e non si accontentava tanto facilmente…
Un giorno, mentre facevano merenda insieme, Lilly chiese a Nocciòlo:
“Sai, i regali che mi fai sono davvero bellissimi, ma…”
“Ma cosa?”
“Mi piacerebbe tanto che tu mi portassi la ghianda più grossa che riuscirai a trovare!”
Nocciòlo ci pensò un pò su, poi rispose:
“Non c’è problema, avrai quello che desideri!”

Passerotto

Passerotto

Il giorno dopo si recò dal suo amico, il passerotto Simeone, che abitava su una grandissima quercia che aveva più di cento anni.
“Simeone, ho bisogno del tuo aiuto: potresti aiutarmi a cercare una ghianda?”
Simeone ridacchiò e rispose:
“Niente di più facile! Questa quercia è piena di ghiande, ne potrai raccogliere quante ne vorrai! Vuoi già far provviste per il prossimo inverno?”
“No, però… sai… la mia amica Lilly mi ha chiesto di portarle la ghianda più grande che riuscirò a trovare. Mi piacerebbe tanto accontentarla!”
“D’accordo, vieni con me: fra poco potrai esaudire il suo desiderio!”
I due amici cercarono a lungo, e alla fine riuscirono a trovare una ghianda grandissima! Nocciòlo dovette farsi aiutare dalle forti formiche per portarla fino alla casa di Lilly, che ne fu molto felice!
Il giorno dopo, però, la scoiattolina aveva una nuova richiesta:
“Sai Nocciòlo, la ghianda che mi hai portato ieri era proprio stupenda, però…”
“Però cosa?”
“Bé, sarebbe favoloso se io potessi avere anche il fiore di primavera più bello!”
Anche questa volta Nocciòlo chiese aiuto ad un suo amico: la farfallina Penelope.
“Penelope, amica mia, mi aiuteresti a cercare il fiore di primavera più bello?”
“Si può fare, caro Nocciòlo, si può fare… ma a cosa ti serve? Hai forse deciso di decorare la tua tana?”
“No, è per la mia amica Lilly. Mi piacerebbe tanto fare bella figura, e so che se tu mi aiuterai ci riuscirò di sicuro.”
“D’accordo, prima di sera la tua fortunata scoiattolina riceverà ciò che desidera!”
Nocciòlo e Penelope impiegarono tutto il giorno cercando nei prati, e alla fine trovarono un fiore meraviglioso, con mille sfumature di colori, il più bello che avessero mai visto! Era tanto delicato che nel timore di rovinarlo decisero di farlo trasportare dalle amiche libellule, così leggere e gentili. Lilly ne fu entusiasta!
Trascorsero alcuni giorni tranquilli, ma una sera, mentre giocavano nel prato sotto le stelle, la scoiattolina guardò in alto e sospirò:
“Ah, come sarebbe bello se nella mia cameretta potessi mettere una di quelle magnifiche stelle!”
Nocciòlo sgranò gli occhi ed esclamò:
“Ma Lilly, non ti sembra di esagerare?”
“Ti assicuro che mi piacerebbe tantissimo! Caro Nocciòlo, non potresti regalarmene una?”

Cervo

Cervo

Nocciòlo avrebbe voluto dire di no, ma come avrebbe potuto rifiutare qualcosa alla sua amata Lilly?
Il giorno dopo si recò dal Vecchio Saggio della Foresta, il Grande Cervo, il solo che avrebbe potuto aiutarlo a portare a termine un’impresa tanto complicata. Il piccolo scoiattolo si sentiva un pò in imbarazzo di fronte ad un personaggio tanto fiero ed imponente, però trovò il coraggio di parlare:
“Grande Cervo, aiutami tu: la mia amica Lilly mi ha chiesto di portarle in dono una stella, ma come posso accontentarla?”
Il Grande Cervo ci pensò un pò, poi rispose:
“Caro Nocciòlo, nessun animale potrà mai arrivare a toccare una stella! Siamo nati per ammirarle da lontano, e godere della loro luce senza pretendere nulla di più. Và dalla tua Lilly, e dille che di tutti i regali che potrai farle questo è l’unico che non potrà ricevere. Vedrai che capirà.”
Lo scoiattolino se ne andò tutto triste verso la casa di Lilly. Chissà come sarebbe stata delusa nel vederlo arrivare a mani vuote!
“Lilly, mi dispiace tanto, ma io non posso portarti la stella che mi hai chiesto.”
Era tanto avvilito, poverino! che la scoiattolina si pentì di avergli chiesto una cosa tanto difficile! Eppure lui aveva accettato la sua richiesta, pur di renderla felice! Poteva non amare qualcuno che aveva tanto a cuore la sua felicità? Lo abbracciò e gli disse:
“Mio caro Nocciòlo, la sai una cosa? Preferisco avere te che mi vuoi tanto bene piuttosto che tutte le stelle del cielo!”
Da quel giorno i due scoiattolini vissero felici e contenti, ridendo e giocando nel bosco. Tutte le sere si sdraiavano nel prato per ammirare le stelle che brillavano alte nel cielo: com’erano belle!

Stella

Stella

 

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5 responses to “ Una stella per Lilly ”

  1. marianna says:

    Che bellina questa favola! Non è da tutti scrivere favole, secondo me è una cosa difficilissima e inoltre bisogna avere un animo particolare per viaggiare in mondi tanto fantastici.
    Ti faccio sapere cosa ne pensa la mia peste! Ciaoooooo

  2. Adriana Di Salvo says:

    simpatica la tua favola, per i bambini , e non, che non si accontentano mai

  3. Antonella says:

    Grazie, sono contenta che vi sia piaciuta! Nel prossimo futuro questa fiaba sarà disponibile in un formato molto originale…

  4. Sabry says:

    E’ una fiaba molto bella, complimenti.
    Semplice e di facile comprensione.

  5. Antonella says:

    Grazie Sabry, sono felice che ti sia piaciuta! 😉

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