La principessa e il ranocchio

La principessa e il ranocchio

La principessa e il ranocchio

Questa sera ho guardato in compagnia di mio figlio Stefano, di 5 anni, l’ultimo classico d’animazione di casa Disney, “La principessa e il ranocchio”. Che dire, ormai le animazioni targate Disney sono una garanzia!

È un cartone animato davvero carino, mi è piaciuto rivedere un film realizzato con le “vecchie” tecniche anziché in digitale. La celebre fiaba del Principe Ranocchio è stata rivisitata in maniera originale e non troppo scontata, la storia è simpatica e regge bene, ideale per i più piccoli, ma piacevolissima anche per noi bambini cresciuti!

Voglio parlarvi di questo film per condividere con voi un pizzico di magia… anche se forse la magia più bella è stata trascorrere un’ora e mezza seduta con il mio bimbo! Adoro tutti i lavori di Walt Disney, e questo sicuramente ha soddisfatto le mie aspettative nella sua semplicità. Insomma, non potevo non parlarvene! Eppoi non è proprio come se andassi fuori tema, perché si tratta comunque della rivisitazione in chiave jazz di una fiaba classica, e voi sapete quanto ami le fiabe! 😉

Tiana ha un sogno: aprire un ristorante elegante, dove cucinerà i suoi piatti speciali, realizzando in questo modo anche il desiderio di suo padre, scomparso prematuramente. La sua strada s’incrocerà del tutto casualmente con quella del principe Naveen, giunto a New Orléans per sposare una ragazza ricca e rimediare ai suoi problemi economici, che però le si presenta trasformato in ranocchio! Eh già, il principe è vittima dell’incantesimo del temibile Uomo Ombra Facilier, stregone voodoo della peggior specie! Naveen s’imbatte in Tiana che indossa un costume da principessa a causa del ballo in maschera cui deve partecipare, e le chiede di baciarlo per spezzare l’incantesimo; il problema è che la giovane non è una vera principessa, e si ritrova a sua volta tramutata in rana!

Comincia un’avventura ricca di ritmo e musica che vede protagonisti non solo Tiana e Naveen, ma anche l’alligatore appassionato di Jazz, Louis, e la dolce lucciola Ray. L’obiettivo? Tornare in forma umana!

Mi piace quando le vecchie fiabe vengono rivisitate, a patto che questo venga fatto con un minimo di stile e di criterio. In questo caso l’esperimento è riuscito: la morale della storia è che tutti hanno dei desideri, ma non sempre questi coincidono con ciò di cui si ha davvero bisogno. Tiana e Naveen sanno cosa vogliono, ma quali sono i loro reali bisogni? Lo scopriranno insieme, e sarà… molto romantico!

Perché non parlare di questo con il proprio bambino? Chiedergli che cosa desidera, che cosa vorrebbe, e poi aiutarlo a definire quanto questa cosa sia un desiderio o una necessità. Attenzione, i desideri sono un’ottima cosa, e non c’è nulla di male nel desiderare qualcosa che non è un bisogno primario, però può essere educativo definire la differenza tra desiderio e necessità, e questo film d’animazione può certamente essere d’aiuto.

Per concludere, “La principessa e il ranocchio” è un’ottima occasione per godersi una bella fiaba in compagnia dei propri bambini, o semplicemente per regalarsi una bella fiaba.

Una fiaba è sempre una buona idea! 😉

Buona visione!

Antonella Arietano

 

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