La regina della casa, Sophie Kinsella

La regina della casa
Trovo quasi sconcertante, ma non in senso negativo, la capacità di quest’autrice di scrivere libri diversi a seconda che siano pubblicati da Sophie Kinsella o da Madeleine Wickam: i primi sono più leggeri, effervescenti, i secondi altrettanto brillanti ma più posati, quasi più “adulti”.
“La regina della casa” rientra nel primo gruppo. Samantha però non è una ragazza imbranata e vagamente sfigata capace di trasformare in fango tutto ciò che tocca (ben venga la novità!), è anzi un avvocato di successo, ed è talmente presa dal suo sogno di diventare socio dello studio legale per il quale lavora da non concedersi nemmeno il tempo di vivere: eternamente impegnata, i suoi migliori amici sono il Blackberry e il palmare. Il suo progetto sembra ormai giunto ad un passo dal realizzarsi, ma uno sfortunato incidente manda a monte tutto nel peggiore dei modi: colpevole di non aver registrato un’obbligazione di pagamento, la ragazza è accusata di aver fatto perdere milioni di sterline alla Third Union Bank. Sconvolta e terrorizzata, Samantha si ritrova in fuga senza quasi rendersene conto, sopraffatta dallo shock, e così finisce a casa dei signori Geiger, Trish e Eddie, che la accolgono convinti che si tratti della nuova governante.
E’ l’inizio di una commedia degli errori piuttosto riuscita: Samantha decide di accettare l’impiego (non ha di meglio, al momento…), trovandosi immediatamente in difficoltà, essendo totalmente incapace di cucinare alcunché e assolutamente imbranata in fatto di pulizie. Troverà il modo di ovviare ai suoi disastri, spesso facendo leva sull’estrema ingenuità dei suoi datori di lavoro, potendo contare sull’aiuto di Nathaniel, l’avvenente giardiniere. Samantha scopre così un mondo nuovo, fatto di piccole soddisfazioni… e di tempo libero! Tutto sembra procedere al meglio, compresa la storia con Nathaniel, se non fosse che il passato ritorna. Forse, in fin dei conti, quello di Samantha non è stato un vero errore, piuttosto un complotto…
Un romanzo vivace, piacevole da leggere, anche piuttosto divertente. Trovo interessante il modo in cui la Kinsella riesca ad arrampicarsi sugli specchi per gestire le situazioni più improbabili e intricate, riuscendo sempre a venirne a capo, anche se talvolta la soluzione appare un po’ troppo stiracchiata per i miei gusti. “La regina della casa” mi è piaciuto più di “I love shopping”, forse proprio perché la protagonista non è tanto svampita e incapace, è anzi una donna capace di prendere in mano le redini della situazione al momento opportuno, pur senza rinunciare a titubanze e timori che oserei definire kinselliani.
Una lettura piacevole e poco impegnativa, ideale per quei periodi in cui si desidera rifugiarsi nei libri per “staccare la spina”, che sia in senso metaforico o per riporre finalmente l’odiato aspirapolvere! 😉
Antonella Arietano