“Un amore di sorpresa”, Daisy Raisi

Titolo: Un amore di sorpresa
Autore: Daisy Raisi
Editore: Rizzoli
Collana: You Feel Reloaded
Genere: romanzo
Formato: ebook
ASIN: B01N68GFUG
Anno: 2016
Pagine: 99
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“Un amore di sorpresa” è un romanzo breve e leggero, ideale per trascorrere momenti di relax in compagnia di una lettura per nulla impegnativa.

La storia si sviluppa simultaneamente in due segmenti: da una parte abbiamo Samuel Patch, famoso cantante inglese che rientra a casa dopo un anno in un centro di riabilitazione, deciso a riprendere la carriera di vocalist nel suo gruppo storico, gli Absolute; dall’altra abbiamo Caterina Fabri, scrittrice emergente e editor italiana, occupata nella promozione dei suoi libri. I due personaggi si sono incontrati otto anni prima dell’inizio della narrazione, salvo poi perdersi di vista. Nessuno dei due ha dimenticato l’altro, entrambi serbano nel cuore il ricordo di quel primo, magico incontro che li accompagna a distanza di anni con la stessa forza. Riusciranno a ritrovarsi?

Questa lettura mi ha lasciata un po’ perplessa. Quando ho letto la trama ho pensato che fosse molto accattivante, inoltre l’estratto disponibile su Amazon prometteva bene. Il romanzo però non mi ha convinta.

A proposito dell’incontro che viene menzionato più volte nel libro, e dal quale prende avvio  il fulcro della storia, mi sarebbe piaciuto leggerne la descrizione, o conoscerne anche solo qualche dettaglio, per poter comprendere meglio i sentimenti che muovono Sam e Caterina; invece questo episodio scorre sotterraneo per tutto il romanzo, senza mai  emergere davvero. Sempre in riferimento alla storia d’amore, mi sono chiesta più volte durante la lettura come mai i due protagonisti, pur amandosi così tanto, non avessero mai fatto il minimo tentativo di mettersi in contatto. Con i mezzi tecnologici a disposizione oggigiorno può essere sufficiente una mail, o un messaggio in chat, invece niente. Il silenzio forzato avrebbe forse una spiegazione nel modo in cui i due si sono separati anni prima? Non si sa, non viene esplicitato. La mancanza di dettagli in questo caso mi ha infastidita, piuttosto che incuriosirmi.
Allo stesso modo, l’autrice suggerisce diversi episodi secondari rispetto alla trama principale che però non hanno seguito. È il caso della presunta infatuazione di Lorenzo nei confronti di Caterina, che viene semplicemente accantonata senza lasciare traccia, oppure dell’aggressione a Panama ai danni di Sam, evento che si conclude lasciando il lettore a chiedersi che cosa possa aver significato ai fini narrativi. È come se la scrittrice avesse in mente dei filoni marginali da sviluppare, ma per qualche ragione abbia poi deciso di non farlo, dimenticandosene e lasciandoli incompiuti. Eclatante a questo proposito è il momento in cui l’agente di Sam gli riferisce dei piani del suo acerrimo nemico, un cantante rivale, che vorrebbe screditarlo; mi sono chiesta per quale motivo sia stata inserita questa parentesi, che si conclude in poche pagine senza avere un impatto sull’intreccio generale della storia.

Veniamo ai personaggi. Samuel e Caterina sono descritti abbastanza bene, la loro struttura psicologica non è approfondita, ma c’è. Non si può dire lo stesso per le figure di contorno, che si perdono e non sono caratterizzate a sufficienza. Vengono abbozzate a livello psicologico, le loro storie personali sono tratteggiate come a voler suggerire che avranno un impatto sulla vicenda principale, invece no. È un peccato, perché, come per la questione delle trame secondarie, ci si aspetterebbe un approfondimento che viene a mancare, lasciando il lettore con la sensazione che manchino dei pezzi per completare il puzzle.

In generale il ritmo della narrazione è un po’ lento, non ho riscontrato avvenimenti particolarmente significativi o eclatanti. Non mi riferisco unicamente a eventuali colpi di scena, ma a qualsiasi episodio capace di dare una spinta alla trama. Tutto avviene in maniera molto lineare, senza deviazioni dal filone principale né picchi del pathos narrativo. Devo ammettere che  dopo aver letto la quarta di copertina mi sarei aspettata qualcosa di un po’ più brioso e coinvolgente. Si arriva alla fine del romanzo senza riuscire a credere che finisca “semplicemente” così. Mi è mancato quel briciolo di suspense che ha il potere di mettere in discussione la possibilità del lieto fine. Insomma, ho avuto l’impressione che l’autrice avesse una gran fretta di arrivare al dunque, ma soprattutto mi è parso che mancasse un conflitto, l’anima di qualsiasi testo narrativo.

Un romanzo consigliabile come lettura leggera.

Antonella Arietano

 

 

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