Mese: Aprile 2016

Blogtour “La rondine di Guadeloupe” di Ester Manzini, quarta tappa

Rondine_GuadeloupeTitolo: La rondine di Guadeloupe
Autore: Ester Manzini
Editore: Triskell Edizioni
Collana: Storico
Genere: narrativa
Formato: ebook
Anno: 2016
Pagine: 277
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È stato con molto piacere che ho aderito al blogtour dedicato al nuovo romanzo di Ester Manzini, “La rondine di Guadeloupe”, edito da Triskell Edizioni.

Martin Lambert, ufficiale della guarnigione di Guadeloupe, non esita a interrompere un’allegra serata nella taverna del paese per lanciarsi all’inseguimento di un giovanotto che si è messo a sparare con la sua balestra all’interno del locale. Non è difficile immaginare la sua sorpresa quando scopre che il ragazzo in questione è in realtà una giovane donna, che si fa chiamare Mac e che versa in condizioni pietose. Sarà la sorella di Martin, Jacqueline, a rimetterla in sesto, mentre a lui e a suo fratello Auguste, con l’aiuto dell’amico Florent, toccherà il compito di aiutarla a trovare l’uomo colpevole della barbara uccisione di sua madre e di sua sorella.

Un romanzo coinvolgente, che si legge davvero volentieri, popolato da personaggi forti e ben delineati. Tuttavia, dal momento che sia la trama sia i personaggi sono stati ampiamente trattati nelle tappe precedenti di questo blogtour (che potrai scoprire scorrendo questo articolo), a me spetta il compito di parlarti dell’ambientazione.

La storia si svolge sull’isola di Guadaloupe, situata nei Caraibi. Siamo nel 1730 e non ci sono particolari eventi a scuotere l’esistenza pacifica degli abitanti della cittadina di Basse-Terre, teatro principale della storia.

Ester Manzini riesce a rendere benissimo il clima e l’ambiente che fanno da sfondo alle vicende narrate. La sua arte descrittiva trasporta senza sforzo il lettore nelle viuzze di Basse-Terre, sulla spiaggia caraibica, o ancora all’interno della villa di Jacqueline. L’autrice si serve con destrezza delle parole e rende reale ciò che accade, fino a far percepire la sabbia che scorre pigramente tra le dita della mano o l’umidità capace di incollare al corpo i vestiti. Si avvertono il caldo dei Caraibi, la brezza salmastra che soffia lieve dal mare, il caldo soffocante del pomeriggio.

“Basse-Terre, graziosa e priva di fascino come la maggior parte dei suoi abitanti, si animava al tramonto con passanti garruli e stoffe colorate. L’aria densa e umida, spessa degli odori di fiori dolciastri e salsedine, gli si appiccicava addosso e gli riempiva la bocca.” (pag. 84) (altro…)