Fortuna, il buco delle vite – Jolanda Buccella
Titolo: Fortuna, il buco delle vite
Autore: Jolanda Buccella
Editore: Ciesse Edizioni
Collana: Green
Genere: narrativa
ISBN: 978-88-6660-044-2
Anno: 2012
Pagine: 592
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“Fortuna, il buco delle vite” è il romanzo d’esordio di Jolanda Buccella, e non si può dire che non sia riuscito. La protagonista del romanzo si chiama J., ma nel corso della sua vita sarà anche Piccoletta, e infine Fortuna. Un percorso lungo e difficile, travagliato e non parco di sofferenza, che passerà attraverso sentimenti contrastanti, spesso dolorosi e in qualche occasione anche piacevoli.
J. trascorre la sua infanzia segnata dalla malattia, essendo nata con un grave difetto della colonna vertebrale che le ha lasciato una sorta di “buco” dietro la schiena. Conosce l’amore incondizionato di nonna Umberta, grazie alla quale riuscirà a camminare e a coltivare la propria autostima, ma cresce priva dell’amore di sua madre, la giovanissima Anita, incapace di accettare la sua deformità. È una bambina forte e determinata, la piccola J. La vita le riserverà numerose prove da superare, e sarà soggetta a tanti e tali cambiamenti che alla fine potrà dire di aver vissuto tre vite: quella di J., vissuta nel piccolo paese ignorante dov’è nata, quella di Piccoletta, condotta tra le strade di Roma insieme ad altri barboni, e infine quella di Fortuna, che la porterà in Ruanda, dove sperimenterà sulla propria pelle gli orrori inimmaginabili della guerra.
Ci sarà spazio anche per l’amore, nella vita di J., ma per poter comprendere questo sentimento dovrà imparare a lasciarsi alle spalle l’odio e il rancore. Sarà questa la conquista più grande.
Un romanzo che si legge volentieri, riesce a bilanciare le sue piccole imperfezioni con una trama ben congegnata e personaggi strutturati molto bene, ricchi di sfumature. La storia è completa, possiede un certo spessore. Non si può definire una lettura leggera, dal momento che vengono toccati temi anche molto scottanti e dolorosi (qual è ad esempio il genocidio in Ruanda), ma certamente merita.
Un’ottima prima prova per Jolanda Buccella.
Antonella Arietano
Il rifugio dei cuori solitari, Lucy Dillon
Questo è davvero un bel libro: protagonisti sono i cani, certo, soprattutto quelli cui è stata negata la gioia di una famiglia, ma ci sono anche tre donne con le loro storie, donne che potresti incontrare ovunque, che conducono vite “normali” e che sono alle prese con problemi che possono capitare a chiunque. Donne che alla fine, cercando, trovano ciò di cui davvero hanno bisogno, finendo per affermare sé stesse, in un modo o nell’altro.
Rachel, una perfetta donna in carriera londinese, eredita dalla zia Dot una casa in campagna, con annesso un canile, e non solo: il “pacchetto” comprende il simpatico cagnolino Gem, amico fedele dell’anziana zia. Il momento che Rachel sta attraversando non è dei migliori: la sua decennale relazione con un affascinante uomo sposato è giunta al capolinea, ha dovuto lasciare il suo prestigioso lavoro come PR e restituire l’appartamento che occupava. Il viaggio a Four Oaks, la tenuta di Dot, potrebbe rivelarsi l’occasione per lasciarsi tutto alle spalle e decidere come riorganizzare la propria vita, ma si rivelerà essere molto di più…
Accanto a Rachel si muovono altri personaggi davvero interessanti, perlopiù donne: Natalie, sposata felicemente con Johnny, desiderosa di avere un bambino che non arriva, e Zoe, giovane divorziata alle prese con due figli e un ex marito che davanti ai bambini recita la parte del papà buono e generoso, mettendola in seria difficoltà. La stessa Dot si rivelerà una donna tutta da scoprire, a cominciare dalla lettera che lascia alla nipote nella quale accenna ad alcuni segreti che potrebbero finire per essere svelati… (altro…)
Il linguaggio segreto dei fiori, Vanessa Diffenbaugh
Non mi capitava da parecchio tempo di commuovermi leggendo solo le prime pagine di un libro. Mi è successo con “Il linguaggio segreto dei fiori”, ed è stato l’inizio di un percorso caratterizzato da forti emozioni e grande aspettativa. Sì, perché questo romanzo d’esordio della Diffenbaugh possiede tutte le caratteristiche di un vero capolavoro, almeno secondo la mia modesta opinione.
La giovane protagonista, Victoria, ha appena compiuto diciotto anni, dovrà quindi lasciare l’orfanotrofio per cercarsi un posto nel mondo… e un lavoro. La sua infanzia è stata costellata da cocenti delusioni, solitudine e abbandono, al punto che già all’età di nove anni aveva perso ogni forma di speranza. Il suo passato è stato segnato in modo particolare da Elizabeth, l’ultima persona che l’aveva presa con sé per adottarla, l’unica che era riuscita a penetrare la sua precoce corazza di disillusione. Victoria sa di aver rovinato tutto, a quel tempo, e oggi ancora ripensa con un certo rimpianto a quei momenti felici, senza risparmiarsi un forte senso di colpa per quanto avvenuto.
Victoria ama i fiori e le piante, è stata proprio Elizabeth ad insegnarle il loro linguaggio segreto. L’incontro con Renata, proprietaria di un piccolo negozio di fiori, le offrirà l’occasione di iniziare una nuova fase della sua vita, mettendo a frutto le sue conoscenze.
La sua serenità verrà messa a dura prova dall’incontro con Grant, che lei credeva perso per sempre in quel passato troppo doloroso da ricordare. Grant porterà con sé una nuova forma di appagamento, consistente nella condivisione di sé stessi con qualcun altro; insieme a lui ritorneranno anche i ricordi, pronti per essere affrontati e ricollocati nella giusta nicchia. Ci saranno altre dure prove da affrontare per Victoria, ma alla fine scoprirà di avere davvero un posto nel mondo, e di non essere affatto sola. (altro…)
Cenerontola, la principessa con le forme
Non capita spesso di trovare materiale davvero interessante girando per i social network, proprio per questo quando accade si finisce per essere pervasi dalla voglia di condividere la propria scoperta col maggior numero di persone possibile! A me è capitato questa mattina: sono inciampata nel video di presentazione di Cenerontola (sì, hai letto bene, CenerOntola con la o), che preannunciava l’uscita, per fine settembre, del suo libro “Cenerontola, principessa all’arrembaggio!”, edito da Il Ciliegio. Il video in questione è davvero carino, puoi guardarlo sul sito ufficiale www.cenerontola.it. (altro…)
[Top]Gli ingredienti dell’amore perfetto, Kate Jacobs
Un piacevolissimo romanzo in cui sentimenti e buona cucina si mescolano sapientemente, creando un equilibrio decisamente riuscito sotto il profilo letterario nonché… gustoso. Mi piacciono molto le storie ambientate tra i fornelli, a cominciare da quella prima, meravigliosa lettura di Erica Bauermeister, “La scuola degli ingredienti segreti“. Non tutti i libri del genere che ho assaporato mi sono piaciuti, ma questo di Kate Jacobs, “Gli ingredienti dell’amore perfetto”, mi ha lasciato un retrogusto dolce e piacevole.
Augusta Simpson, detta Gus, conduce da dodici anni un fortunatissimo programma di cucina. Negli anni è riuscita a creare la sua piccola fortuna cominciando dal nulla: dopo aver aperto un ristorantino con i soldi dell’assicurazione del marito, morto in un incidente d’auto, è stata notata dal presidente di CookingChannel, che le ha affidato dei programmi pensati apposta per lei, graditissimi dal pubblico. Ha cresciuto le sue due figlie, Aimee e Sabrina, e non si è mai legata ad un altro uomo. È una donna soddisfatta, felice, realizzata… che sta per compiere cinquant’anni. (altro…)
[Top]Dracula in love, Karen Essex
Un romanzo che definirei affascinante, magnetico. Un’abile rivisitazione di una storia conosciutissima, che stavolta viene riproposta nella versione di Mina Harker, la quale dichiara nel Prologo che quanto narrato in precedenza non corrisponde alla realtà dei fatti, perciò ritiene opportuno offrire la sua verità.
Lo stile della Essex è molto accattivante, pulito, scorrevole. La trama è davvero ben congegnata, anche se a partire da metà libro gli eventi sembrano precipitare gli uni sugli altri, e le informazioni che il lettore riceve diventano davvero tante, quasi troppe. I personaggi sono molto ben ritratti, completi e coerenti, il che rende la lettura molto vera, anche se la linea del romanzo è quella del fantasy. (altro…)
[Top]La casa dei destini intrecciati, Erica Bauermeister
Ho adorato il primo romanzo di Erica Bauermeister, “La scuola degli ingredienti segreti” , e questo suo secondo lavoro non ha potuto che confermare, se non addirittura aumentare, la mia stima nei confronti di quest’autrice.
“La casa dei destini intrecciati” è un libro estremamente delicato, toccante, di nuovo posso parlare di poesia allo stato puro. La Bauermeister riesce a ricostruire le emozioni come pochi scrittori sanno fare; nel leggere le vicende dei suoi personaggi, che in questo caso sono solo donne, mi sono riconosciuta, ho avuto spesso l’impressione che l’autrice stesse parlando proprio di me, come se avesse avuto modo di leggermi dentro per poi trasporre sulla carta ciò che era riuscita a trovare. È come se i pensieri più nascosti, le sensazioni più segrete che ogni donna prova almeno una volta nella vita, che magari non riesce ad esprimere, riescano a trovare una forma nelle pagine di questo libro. E allora si tira un sospiro di sollievo e si pensa “ecco, non sono poi così strana, qualcun altro ci è passato proprio come me”. (altro…)
[Top]Miss Alabama e la casa dei sogni, Fannie Flagg
Un’idea originale, non c’è che dire. Fannie Flagg ha realizzato un romanzo non particolarmente movimentato ma godibile e piacevole, soprattutto nella seconda parte, permeata da un po’ più di brio. “Miss Alabama e la casa dei sogni” è un libro in cui si mescolano realtà storica e invenzione; la scrittrice percorre un arco di tempo considerevole (dal 1884 al 2009) semplicemente presentando le vite dei personaggi, le loro aspirazioni, le loro lotte e le loro difficoltà. Non bisogna aspettarsi però un resoconto particolareggiato e cronologico (per fortuna, aggiungerei): si passa dal presente al passato a grandi balzi, talvolta anche solo per citare un avvenimento o spiegare un aneddoto. Il risultato è una lettura scorrevole, che non diventa mai troppo pesante nonostante alcuni temi trattati potrebbero facilmente renderla tale.
Maggie Fortenberry è stata eletta Miss Alabama nel 1965. Ha inseguito i suoi sogni a New York e a Dallas, ma per finire è diventata agente immobiliare a Birmingham, la sua cittadina natale, presso l’agenzia Montagna Rossa della favolosa Hazel Whisenknott, alta meno di un metro ma con una personalità eccezionale e un’abilità per gli affari superiore alla media. Attorno a Maggie si muovono altre due impiegate con caratteri e peculiarità “fuori dal comune”: Ethel, brontolona e cinica, che ha lavorato con Hazel sin dagli inizi, e Brenda, frequentatrice delle riunioni dei Mangiatori Compulsivi e aspirante primo sindaco donna nera di Birmingham. (altro…)
[Top]L’agenzia dei desideri, Dominique Mainard
È un’agenzia molto particolare, quella di Delphine M.: le persone, le più disparate, ma anche le più disperate, ci finiscono alla ricerca dell’appagamento di un desiderio, un bisogno talmente profondo e inconfessabile che quasi non osano parlarne nemmeno a sé stessi. Si aprono con Delphine però, seppure a fatica, talvolta a malincuore. Qualcuno finisce per detestare la propria fragilità, altri si perdono nella propria fantasia al punto che, ad un certo momento, se la prendono con la stessa Delphine, colpevole di aver assecondato i loro capricci più segreti.
Perché è questo che fa, Delphine: si occupa di realizzare i desideri delle persone. Talvolta si tratta di interpretare una moglie defunta per permettere ad un marito inconsolabile di dirle addio, altre volte semplicemente di portare a spasso un nonno molto in là con gli anni, fingendosi l’adorata nipotina. Un desiderio dietro l’altro, ogni cliente viene trattato con estrema professionalità, ogni cliente paga per realizzare il proprio bisogno. (altro…)
[Top]Mangia, prega, ama – Elizabeth Gilbert
Lo ammetto, ho acquistato questo libro perché sapevo che presto sarebbe uscito il film omonimo al cinema, ed ero curiosa di leggere la storia prima di vedere la trasposizione cinematografica, come spesso faccio quando so che un romanzo è stato trasformato in sceneggiatura. “Mangia, prega, ama” è certamente un buon lavoro, molto introspettivo: è la cronaca autobiografica del viaggio fisico e spirituale di Liz, che mostra ai lettori come è riuscita a uscire da un terribile periodo di crisi riscoprendo ciò che per lei era importante, il tutto grazie alla ricerca di sé stessa e di Dio in sé stessa (in termini spirituali più che religiosi).
Il lettore segue la protagonista in Italia, dove si lascia andare ai piaceri della buona cucina; da lì in India, dove la donna entra in un ashram (un luogo di ritrovo per coloro che desiderano meditare e crescere spiritualmente), dove impara a fare i conti con le proprie ombre; e per finire parte alla volta dell’Indonesia, alla ricerca di un vecchio sciamano balinese che in un viaggio precedente le aveva predetto che sarebbe tornata e sarebbe stata sua ospite. (altro…)
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