Bologna Children’s Bookfair – tendenze nella letteratura per ragazzi

I bambini e i ragazzi dovrebbero riscoprire l'amore per la lettura...

I bambini e i ragazzi dovrebbero riscoprire l'amore per la lettura...

 Come già anticipato nell’articolo precedente vorrei riportare alcuni appunti raccolti nel corso della tavola rotonda “L’anno che verrà – trend, scelte e sorprese della narrativa per ragazzi”, tenutasi nel contesto della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna di due settimane fa; l’obiettivo è quello di fornire un piccolo quadro di quelle che sono le attuali tendenze della letteratura per i più giovani, sperando di fare cosa gradita per tutti gli aspiranti scrittori come la sottoscritta. 😉

Per cominciare vorrei citare i nomi delle persone che hanno moderato la tavola rotonda, partecipando con le loro esperienze e i risultati delle loro ricerche: Anna Antoniazzi, ricercatrice della Facoltà di Scienze della Formazione all’ Università di Bologna, Roberto Denti, fondatore e “anima” della Libreria dei ragazzi di Milano, Guido Sgardoli, autore di libri per ragazzi (“Frozen Boy”, Edizioni San Paolo, è il suo ultimo libro) e Paolo Duranti, managing director Southern Europe Nielsen Media, che si è occupato di illustrare la ricerca di mercato di cui ho parlato nel post precedente.

Anna Antoniazzi ha esordito fornendo una traccia molto chiara su ciò che si riscontra con una certa frequenza nelle produzioni letterarie per ragazzi: la ricerca di una nuova utopia, un nuovo sogno. I giovani protagonisti dei libri di oggi come di ieri cercano in qualche modo di sopravvivere all’incombente “calamità dell’età adulta”.

Negli anni Novanta il genere Fantasy ha “dribblato” il problema trasferendo tutto, la vita quotidiana come le sue difficoltà, in un “mondo altro”. È accaduto ad esempio con il fortunatissimo Harry Potter: il passaggio dall’infanzia all’età adulta, la ricerca della propria affermazione come individuo, la progressiva maturazione soprattutto emotiva e psicologica sono stati fatti passare al lettore attraverso l’immaginaria realtà di Hogwarts, che addirittura si trova in una dimensione parallela invisibile per i comuni Babbani.

Oggi il fantasy si è rivestito di un’utopia negativa: all’urgenza di sopravvivere si affianca la necessità di ricostruire la civiltà. In questo contesto gli adulti appaiono spesso come esseri corrotti, che si lasciano sconvolgere dai ragazzi protagonisti.

Insomma, si può affermare che nei libri per ragazzi di oggi permane un tema predominante: progettare il futuro. Neanche a dirlo, si ribadisce l’importanza della metafora all’interno della narrazione; l’arte di parlare per immagini persiste come mezzo privilegiato per far passare determinati messaggi ai giovani lettori.

Roberto Denti è intervenuto offrendo un quadro generale della lettura in riferimento ai nostri giovani. La situazione non è certo promettente: in generale sembra infatti che le famiglie non accompagnino i figli nella lettura, quindi i bambini e i ragazzi non sanno scegliere buoni libri e, di conseguenza, non leggono. Altrimenti detto, manca il classico buon esempio, visto e considerato che gli adulti per primi leggono poco e male.

Insomma, bisognerebbe far conoscere ai bambini e ai ragazzi il mondo dei libri! Impresa non facile, soprattutto perché oggigiorno la televisione risponde benissimo, forse anche troppo, al naturale bisogno che il bambino ha di sentire storie. Forse se i ragazzini guardassero un po’ meno la TV leggerebbero di più, tenderebbero cioé a ricercare nei buoni vecchi libri quelle avventure e quelle emozioni di cui sentono tanto la necessità.

Varrebbe la pena di fare una capatina in più in libreria, accompagnati dai propri figli; si riscoprirebbe l’enorme piacere di scegliere e donare un buon libro, magari da leggere insieme.

Antonella Arietano