La compagna di scuola, Madeleine Wickham

La compagna di scuola
Forse non è cosa nota, ma Madeleine Wickham è il vero nome di Sophie Kinsella. Anche se non si fosse a conoscenza di questo piccolo particolare, tuttavia, lo si scoprirebbe immediatamente dando uno sguardo alla copertina de “La compagna di scuola”: sotto al nome dell’autrice compare una scritta piuttosto evidente che cita “meglio nota come Sophie Kinsella”.
Devo dire che leggere “La compagna di scuola” mi ha subito portata a rivalutare enormemente questa scrittrice, che ho avuto modo di apprezzare seppure con riserva per altri lavori. Madeleine Wickham è Sophie Kinsella, ma non le assomiglia poi molto! Quello che voglio dire è che lo stile rimane fresco e piacevole, l’ironia che pervade le sue pagine è sempre estremamente godibile e azzeccata, ma questo libro mi è subito entrato nel cuore per la veridicità dei personaggi e delle storie narrate.
Maggie, Candice e Roxanne sono tre amiche, lavorano tutte e tre per lo stesso giornale, e una volta al mese si trovano a bere cocktail nel loro locale preferito, il Manhattan Bar. Sono molto legate e si conoscono molto bene, eppure tutte custodiscono un segreto, ognuna prova un malessere in fondo al cuore del quale le altre non sono a conoscenza.
Maggie, alle prese con la sua prima maternità, è spaventatissima, ed è convinta di non essere all’altezza dell’arduo compito, ma vuole che tutti gli altri la credano imbattibile come mamma così come lo è in qualità di direttrice di un’importante rivista; Roxanne lascia che tutti la vedano come una donna caparbia e sicura di sé, persa tra viaggi esotici e toy-boys, in realtà è una creatura fragile e perdutamente innamorata di un uomo sposato; Candice è buona e generosa, fin troppo, e spinta dal desiderio di rimediare ai torti commessi dal padre finirà per cacciarsi in un pasticcio di dimensioni epiche.
Tre donne, tre storie avvincenti, ma soprattutto vere. Mi sono sentita particolarmente coinvolta dalla vicenda di Maggie, in crisi per il suo nuovo ruolo di madre in contrapposizione a quello a lei congeniale di donna in carriera, e trovo che la Wickham sia riuscita a rendere perfettamente la psicologia di questo personaggio, centrando in pieno il punto: molte mamme entrano in crisi dopo il parto, si sentono sole e incapaci, ma non lo dicono. Preferiscono tenere per sé il proprio malessere, e alla fine, semplicemente, scoppiano. Non importa se si abbiano a disposizione molti soldi e una villa stupenda nella campagna inglese, la depressione può abbattersi su qualunque madre, di qualunque ceto sociale. Occorre parlare, molto, senza temere di dare un’impressione sbagliata a coloro che ci circondano.
Anche le storie di Roxanne e Candice non mancano di toccare il cuore, senza dubbio. Roxanne risulta molto vera, sotto tutti gli aspetti, e la Wickham riesce a rendere molto bene le sue caratteristiche interiori; Candice è talmente buona da dare sui nervi, si vorrebbe quasi afferrarla per le spalle e darle una bella scrollata! Insomma, un piacevolissimo romanzo tutto da scoprire. Il finale potrebbe sembrare scontato, ma garantisco che manca del tutto (grazie al Cielo!) l’effetto “bacchetta magica” tipico di “I love shopping”, per cui alla fine del libro un evento fortuito e quanto mai improbabile salva l’eroina dal disastro; in questo libro tutto converge alla fine in maniera del tutto naturale… ma non voglio svelarvi troppo, altrimenti che gusto c’è? 😉
Una piacevolissima lettura, nonché un’ottima idea regalo per una donna speciale…
Antonella Arietano
Madeleine Wickham, “La compagna di scuola”, Mondadori, 2010