Peter Pan, James Matthew Barrie

Peter Pan

Peter Pan

Era da tempo che stavo pensando di leggere questo libro, ma mi sono finalmente decisa ad acquistarlo quando mi trovavo in vacanza, quest’estate, e curiosavo in una libreria. Mi è capitato per le mani quasi per magia… ed eccomi qua, a scriverne la mia personale recensione.

“Tutti i bambini, tranne uno, crescono”. Così comincia il racconto di Barrie, ed effettivamente tutti ricordiamo Peter Pan perché non cresce, rimane sempre un bambino. Un bambino speciale, meraviglioso, capace di volare, che abita sull’Isolachenoncé, dove vive straordinarie avventure con i Bimbi Smarriti. Una sera, cercando la sua ombra, capita nella camera da letto di tre ragazzini inglesi, Wendy, Gianni e Michele, e riesce a convincere Wendy a fare da mamma ai Bimbi dell’Isola. Così tutti partono in volo per raggiungere questo luogo fantastico, accompagnati dalla fatina Trilli.

Numerose sono le avventure che i ragazzini vivranno sull’Isolachenoncé, in compagnia di Peter e dei Bimbi Smarriti. Si scontreranno anche con il terribile Capitan Uncino, in perenne fuga dal Coccodrillo che, assaggiata la sua mano, vorrebbe assaporare il resto. Un racconto incalzante, piacevolissimo da leggere, narrato come se fosse reale, una vera e propria cronaca. James Matthew Barrie ha letteralmente slegato la sua fantasia, dando vita a personaggi fantastici e situazioni incredibili.

Piacevole è anche la sottile ironia che emerge qua e là nel corso dell’opera, e che rende questo libro molto accattivante anche per i “bambini cresciuti” (come me!). Alcuni passaggi riescono particolarmente riusciti, come questo che ho molto apprezzato:
“La signora Darling (mamma di Wendy, Gianni e Michele, ndr) ebbe notizia di Peter la prima volta mentre metteva in ordine i cervelli dei suoi bambini. Riordinare ogni notte i cervelli dei loro bambini, dopo che si sono addormentati, è uno dei lavori più importanti delle buone mamme.
Vi rovistano e raddrizzano tutte le cose per il giorno dopo, rimettendo a posto molti oggetti che, durante il giorno, sono andati a zonzo qua e là. (…) E’ come se riordinassero i cassetti. Le potreste vedere inginocchiate, immagino, mentre ne osservano curiosamente il contenuto. (…) Fanno dolci scoperte e altre non così dolci: questo pensiero se lo premono carezzevolmente contro la guancia, come se fosse un grazioso gattino. Altri li raccolgono precipitosamente e li allontanano dallo sguardo. Quando vi destate al mattino, le cattiverie e i sentimenti pericolosi con i quali vi siete coricati sono stati piegati in maniera da occupare uno spazio piccolissimo o riposti nell’angolo più remoto delle vostre menti. In bella vista invece, ben esposti e sciorinati al sole, stanno i pensieri migliori, pronti per essere indossati.”
J.M. Barrie, “Peter Pan”, Mondadori, pag.11

Leggendo questo libro ho conosciuto un Peter Pan un po’ sbruffone, pieno di sé, con la capacità di far girare attorno a sé tutto il magico mondo dell’Isolachenoncé. E’ un capo, e tutti stanno ai suoi ordini, caratteristica questa tipica di alcuni adulti… o di certi bimbi in grado di tenere nel loro piccolo pugno genitori, nonni e parenti tutti! 😉 Ha la memoria corta, Peter, e spesso dimentica le sue avventure, lasciando spazio alle nuove. Nelle sue azioni non c’è tanto la volontà di agire nel modo giusto quanto la voglia di inseguire la gloria, di dimostrare coraggio e attitudine al comando. E’ davvero un bambino Peter, e avrebbe tanto bisogno di una mamma… per questo vorrebbe tenere con sé Wendy per sempre.

Ma la ragazzina non vuole dimenticare i suoi genitori, come sempre accade se si rimane troppo a lungo sull’Isola. Decide di rientrare con i suoi fratelli e con i Bimbi Smarriti, che hanno scoperto di desiderare una famiglia.

Mi è molto piaciuto il capitolo finale, in cui si descrive che cosa è avvenuto dopo il ritorno di Wendy, Gianni e Michele. In tutte le trasposizioni animate e cinematografiche la storia termina così, con Peter pan che vola via insieme a Trilli, salutato alla finestra da Wendy; è stato bello poter andare oltre questa immagine, scoprire cos’è accaduto una volta che la finestra della camera dei bambini si è finalmente chiusa.

Una lettura che mi sento davvero di consigliare a tutti, grandi e piccini, meglio ancora se insieme. Perché sarà anche vero che tutti crescono, ma è altrettanto vero che nel nostro cuore abbiamo tutti il diritto di conservare parte della nostra innocente infanzia.

Antonella Arietano

James Matthew Barrie, “Peter Pan, Mondadori, 2003

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2 responses to “ Peter Pan, James Matthew Barrie ”

  1. Camillacan says:

    Il mio libro preferito, in assoluto.

  2. Antonella says:

    Io l’ho letto per la prima volta, e l’ho adorato! Quand’ero piccola conoscevo il Peter Pan dei cartoni animati, e ogni sera aspettavo che venisse a prendere me e mia sorella per portarci all’Isolachenoncé! Leggere la storia originale era quasi un “dovere morale” nei confronti della bimba che ero! 😉

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