Pubblicare un libro (prima parte)

Affidare i propri sentimenti ad un foglio di carta...

Affidare i propri sentimenti ad un foglio di carta...

Diciamoci la verità: tutti coloro che scrivono sognano di vedere pubblicata la loro opera. Ed è sulla scia di questo sogno che sorge spontanea la domanda: “come faccio?”

Qualcuno si lascia cogliere dal panico all’idea di districarsi in un mondo totalmente sconosciuto, qualcun altro pregusta la vittoria, altri ancora si rimboccano semplicemente le maniche e iniziano a cercare.
Che cosa cercano? Qualsiasi informazione necessaria allo scopo! Grazie al web tutto ciò che potrebbe risultare utile conoscere è a portata di clic, ma è anche vero che l’eccessiva informazione può risultare più un peso che un sollievo.

Mi sono misurata anch’io con la ricerca volta alla pubblicazione di un mio lavoro, ma questo non significa che abbia la presunzione di saperne più di altri sull’argomento. Quello che mi prefiggo di fare tramite questa serie di articoli è metterti a parte di tutto ciò che ho avuto modo di apprendere, di scoprire sull’argomento. Potrebbe rivelarsi un “work in progress”, ovvero un progetto in costante ampliamento, dato che sono ancora immersa fino al collo in questo grande meccanismo volto a realizzare questo sogno comune a molti scrittori emergenti come me.  Perfetto, vorrà dire che sarò in grado di offrirti nel tempo il meglio che riuscirò a reperire su questa tematica! 😉

Per cominciare, vediamo che cosa occorre fare prima di lanciarsi nell’avventura.
Hai per le mani il tuo prezioso manoscritto, ancora non riesci a credere di aver scritto la parola “fine” sull’ultima pagina. Per te non è che l’inizio, in realtà. Inizia la fase di rilettura e revisione.
Forse hai dei buoni amici che saranno lieti di leggere il tuo lavoro, o forse dei parenti volenterosi; questa potrebbe essere davvero un’ottima risorsa per avere un primo riscontro di “pubblico”. Nel frattempo anche tu dovrai riguardare l’intera opera a caccia di errori, pecche nella trama o nella cronologia degli eventi, incongruenze ecc. Per quanto mi riguarda riesco ad aggiornare un singolo capitolo ogni volta che mi capita di rileggerlo! Questo per farti capire che in realtà la revisione non è mai davvero finita, e più tempo passa tra una lettura e l’altra, più cose si tende a modificare.

Terminata la revisione del tuo lavoro devi trovare una o più case editrici cui sottoporlo. Sembra facile, ma non prenderei sotto gamba questa fase.
Esiste in rete un sito che oserei definire unico nel suo genere quanto a completezza di informazioni: Il Rifugio degli Esordienti. Scopo del sito è offrire agli scrittori emergenti come te e me un porto sicuro nel quale approdare e fare il pieno di informazioni utili prima di partire per lidi inesplorati. Potrei dilungarmi e spiegarti che cosa offrono in maniera più dettagliata, ma una semplice visita ti permetterà di rendertene conto da solo, e forse curiosando in autonomia scoprirai cose che a me possono essere sfuggite perché magari meno attinenti alla mia situazione. Chissà, più in là potrei dedicare un articolo al Rifugio degli Esordienti e ai suoi pregi. Per ora ti basti sapere che, tra le altre cose, questo sito offre un elenco di case editrici (alcune “testate” dagli utenti) completo di contatti, siti web e generi pubblicati. Niente male per cominciare!

Quello che di fatto devi fare è identificare quelle case editrici che si dedicano al tuo genere letterario. Insomma, se scrivi romanzi gialli perché dovresti rivolgerti ad un editore che si interessa principalmente di racconti di viaggi?
A volte mi è capitato di leggere che cercare un editore è un po’ come cercare un lavoro: si mandano curriculum vitae un po’ dappertutto, avendo cura di accompagnarli ad una lettera di presentazione e ad un riassunto dell’opera, così gli interessati potranno contattarci per ricevere il manoscritto integrale. Non è così: se vuoi avere anche solo una chance di trovare la casa editrice giusta per te ti conviene organizzare una CAMPAGNA MIRATA. In altre parole, devi sintetizzare gli sforzi in termini emotivi (può diventare una vera e propria battaglia di nervi!), economici (fotocopiare manoscritti e spedirli ha il suo costo) e di tempo (purtroppo è raro che ci si possa dedicare anima e corpo alla scrittura). Perciò ti devi organizzare.

Prendi l’abitudine di verificare il catalogo delle case editrici che più ti interessano, controllando che pubblichino libri simili a quello che hai scritto tu; per fare questo a volte basta un’occhiata al sito intenet. Potresti anche fare una telefonata, così ne puoi approfittare per chiedere se al momento valutano inediti (non è detto che lo facciano anche se sul loro sito dicono di sì, magari sono sovraccarichi di testi e hanno sospeso momentaneamente il servizio), e farti dire a chi devi indirizzare il materiale (direttore editoriale).

Una volta verificati questi punti potrai passare alla fase successiva: preparare il materiale da inviare. Che cosa potrebbero richiedere? In quale forma è meglio far pervenire il tutto?
Nella seconda parte di questo articolo cercherò di dare una risposta a queste e ad altre domande. Nel frattempo, vediamo di riassumere che cosa puoi fare per cominciare:

  • rileggi e revisiona il tuo libro
  • dai un’occhiata al sito Il Rifugio degli Esordienti, ti potrebbe tornare utile; in alternativa inizi a “spulciare” sul web per trovare le case editrici cui potresti fare capo
  • verifica che gli editori da te selezionati si occupino del tuo genere letterario (sito o telefonata)
  • verifica che accettino di leggere testi di scrittori esordienti e scopri chi è il direttore editoriale/la persona cui devi inviare il tuo materiale (telefonata o e-mail)

Sembra poco? Non lo è, e presto te ne accorgerai! Ripeto, potrebbe sembrare noioso e inutile mettersi a fare tutte queste verifiche, ma ricorda ciò che ho scritto prima: è meglio impegnarsi in una campagna mirata allo scopo di sintetizzare gli sforzi, e risparmiare così stress, tempo e denaro (ultimo ma non meno importante).

A presto dunque, e nel frattempo… buon lavoro!

Antonella Arietano

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4 responses to “ Pubblicare un libro (prima parte) ”

  1. cosimo says:

    Sono notizie davvero interessanti e direi utili
    Grazie e spero che continui nella pubblicazione
    di questi consigli!

  2. Antonella says:

    Ciao! Sono contenta che tu li abbia apprezzati, e ancora più contenta sapendo che possano esserti utili. Mi auguro di proseguire su questa linea in futuro, se avessi suggerimenti o argomenti che ti piacerebbe veder trattati qui, non esitare a contattarmi all’indirizzo info@libriesorrisi.com.
    A presto!

  3. ema says:

    mi chiamo emanuele: apporre la firma digitale qualificata su un documento equivale ad autopubblicarlo? è come se io fossi la casa editrice emanuele?

  4. Antonella says:

    Ciao Emanuele! Se ti autoppubblichi sei tu la casa editrice di te stesso, sì. Però non sono sicura di aver capito: cosa intendi per firma digitale?

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