Il rifugio dei cuori solitari, Lucy Dillon

Il rifugio dei cuori solitari
Questo è davvero un bel libro: protagonisti sono i cani, certo, soprattutto quelli cui è stata negata la gioia di una famiglia, ma ci sono anche tre donne con le loro storie, donne che potresti incontrare ovunque, che conducono vite “normali” e che sono alle prese con problemi che possono capitare a chiunque. Donne che alla fine, cercando, trovano ciò di cui davvero hanno bisogno, finendo per affermare sé stesse, in un modo o nell’altro.
Rachel, una perfetta donna in carriera londinese, eredita dalla zia Dot una casa in campagna, con annesso un canile, e non solo: il “pacchetto” comprende il simpatico cagnolino Gem, amico fedele dell’anziana zia. Il momento che Rachel sta attraversando non è dei migliori: la sua decennale relazione con un affascinante uomo sposato è giunta al capolinea, ha dovuto lasciare il suo prestigioso lavoro come PR e restituire l’appartamento che occupava. Il viaggio a Four Oaks, la tenuta di Dot, potrebbe rivelarsi l’occasione per lasciarsi tutto alle spalle e decidere come riorganizzare la propria vita, ma si rivelerà essere molto di più…
Accanto a Rachel si muovono altri personaggi davvero interessanti, perlopiù donne: Natalie, sposata felicemente con Johnny, desiderosa di avere un bambino che non arriva, e Zoe, giovane divorziata alle prese con due figli e un ex marito che davanti ai bambini recita la parte del papà buono e generoso, mettendola in seria difficoltà. La stessa Dot si rivelerà una donna tutta da scoprire, a cominciare dalla lettera che lascia alla nipote nella quale accenna ad alcuni segreti che potrebbero finire per essere svelati…
A tenere insieme le esistenze di persone apparentemente così diverse ci sono loro, i fedeli quattrozampe: ereditati, ricevuti come dono inatteso e neanche tanto gradito, presi in affidamento, saranno loro a collegare le vite dei protagonisti, contribuendo non poco a creare saldi legami d’amicizia e rinsaldare rapporti. Semplicemente, come solo i cani possono fare.
Un bel romanzo, scritto in maniera semplice e scorrevole. La Dillon riesce a descrivere i luoghi in maniera vivida e partecipe, offrendo al lettore la possibilità di vederli con gli occhi della mente, seguendo i personaggi dal canile al parco e oltre. Gli stessi protagonisti sono molto ben delineati, i loro sviluppi emotivi e psicologici sono interessanti e non scontati, li si conosce e li si segue con curiosità e partecipazione.
Anche le storie degli ospiti del rifugio sono reali e drammaticamente concrete: un bell’omaggio per quelli che non a torto vengono definiti i migliori amici dell’uomo.
Una lettura consigliatissima, il giusto mélange tra sentimenti e vita vera. Un libro che fa venir voglia di scorrere le pagine, di scoprire la storia, un romanzo che si divora e che si finisce per terminare troppo presto, anche se con grande soddisfazione.
Antonella Arietano
Lucy Dillon, “Il rifugio dei cuori solitari”, Garzanti, 2011