Mese: Febbraio 2011

Il libro del domani, Cecelia Ahern

Il libro del domani

Il libro del domani

Questa giovane scrittrice non fa che migliorare! Ogni volta che leggo un suo nuovo romanzo mi rendo conto di quanta strada abbia fatto dai tempi di “PS I love you”, e ne sono contenta. Non ho ancora avuto il piacere di leggere tutti i romanzi della Ahern, ma a parte il primo appena citato in tutti gli altri ho riscontrato un elemento “sovrannaturale”, altrimenti detto inspiegabile, che fa da sfondo ad una vicenda reale e concreta. Che dire, mi piace!

Questo suo nuovo lavoro è molto ben scritto, in uno stile profondo, poetico e impeccabile, ben studiato. I personaggi sono ricchi di sfaccettature, e la vicenda non è affatto scontata, anche se dopo i primi capitoli si ha l’impressione (errata) di aver capito tutto. Ebbene, segui il mio consiglio: vai avanti a leggere e non pensare troppo, tutto può succedere! (altro…)

Il figlio del cimitero, Neil Gaiman

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Il figlio del cimitero

Quello dipinto da Gaiman in questo romanzo per ragazzi è un mondo surreale, eppure talmente vero da indurre il lettore a credere nella sua esistenza. L’autore rappresenta con abilità e poesia l’altra faccia della medaglia: il mondo dei morti in contrapposizione a quello dei vivi. Il risultato è un meraviglioso inno alla vita, che permette di lanciare uno sguardo diverso all’aldilà, senza limitarsi all’idea dei defunti che si aggirano tra i vivi come figure evanescenti, soprattutto senza cadere nella trappola del binomio Paradiso/Inferno.

Un libro davvero ben scritto, scorrevole, poetico, capace di trattare in maniera delicata un tema difficile, ovvero la morte, senza scadere in luoghi comuni e senza dare l’impressione di voler offrire una visione univoca e troppo fiabesca. Il tono di Gaiman è sempre rispettoso nei confronti di un mondo che tutto sommato si presenta come parallelo al nostro, così vicino eppure terribilmente lontano.

Tutto ha inizio con un orribile omicidio: un uomo misterioso s’introduce in una casa e uccide due genitori e la loro figlioletta. Il secondogenito, un bimbo di circa un anno, miracolosamente riesce a fuggire e trova rifugio in un cimitero, dove viene adottato da una coppia di anime che in vita avrebbero tanto voluto avere un figlio. Al piccino, che viene ribattezzato Nobody (ovvero Nessuno), viene concessa la cittadinanza onoraria del cimitero. Il suo tutore, Silas, un misterioso personaggio dalle indecifrabili origini, si assume il compito di occuparsi di lui e provvedere alle sue necessità di essere vivente, giacché è l’unico in grado di uscire dai cancelli del cimitero. (altro…)

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L’enorme differenza tra buon libro e libro ben scritto…

L'arte di scrivere va ben oltre le regole grammaticali e la punteggiatura...

L'arte di scrivere va ben oltre le regole grammaticali e la punteggiatura...

Mi è capitato recentemente di prendere parte ad una discussione in un Gruppo su Facebook relativa alla pubblicazione di un libro tramite una casa editrice a pagamento. Inutile dire che i toni in generale erano piuttosto accesi! Non è mia intenzione ribadire qui i motivi per i quali sarebbe meglio evitare questo tipo di approccio, il soggetto di questo articolo è un altro.

Nel leggere la presa di posizione di chi cercava di difendere la pubblicazione a pagamento ho percepito un errore di fondo: la mancata distinzione tra un libro ben scritto e un buon libro.
Sono in molti a poter dire di scrivere bene, laddove per scrivere bene s’intende il rispetto delle regole grammaticali e di sintassi, l’uso corretto della punteggiatura, l’utilizzo di un vocabolario ampio e adeguato ecc. Ben altra cosa è lo scrivere un buon libro: un buon libro ti prende e non ti  lascia più, ti coinvolge e ti dona emozioni uniche, che restano con te anche molto tempo dopo aver letto l’ultima pagina. Uno scrittore con tutti i crismi sa come incuriosire il lettore senza mai frustrarlo (non troppo, almeno!), sa quanto dire e quanto lasciare all’immaginazione (vedi articolo “La magia del detto non detto: quando uno sguardo basta“), è in grado di costruire una trama accattivante, popolata da personaggi completi e interessanti. (altro…)

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