Tag: Pensieri e parole

Gli immortali amori letterari

Gli amori nati tra le pagine di un libro vivono per sempre, ogni autore o autrice lo sa bene. Forse per questo si scrive d’amore. Se è vero che la persona amata da uno scrittore o scrittrice comparirà in tutte le sue opere, è facile immaginare quanto egli o ella tenga a fissare il suo sentimento in un imprecisato “per sempre”.

Ho le mie coppie letterarie favorite, naturalmente, credo che tutti i lettori le abbiano. Coppie nate per caso, che si sono trovate subito o che si sono girate intorno per un po’, che hanno più o meno sofferto in nome di Cupido.

Coppia #1 Elizabeth Bennet & Mr. Darcy
Jane Austen, “Orgoglio e pregiudizio”

Quando si sono visti la prima volta non si sono presi per niente! L’amore è sbocciato poco a poco, inizialmente vissuto soprattutto come una condanna da parte di Mr. Darcy, che vedeva quanto inappropriata fosse quell’unione per questioni di classe sociale. Sperando di trovare sollievo alle sue pene Darcy si dichiara… e becca un due di picche! Lo salverà il  suo animo profondamente cavalleresco e cortese, poiché le sue azioni successive, compiute per amore di Elizabeth, faranno sì che la giovane riesca ad aprire il cuore al sentimento.

Adoro questo romanzo, l’avrò letto almeno tre volte, ed è difficilissimo che io rilegga un libro anche solo una volta. La Austen possiede uno sguardo brillante e romantico, capace di trasformare ogni storia d’amore in un piccolo capolavoro. (altro…)

I personaggi secondari, questi sconosciuti…

Personaggi_secondariRecentemente ho letto un articolo molto interessante sulla costruzione del protagonista perfetto di un romanzo, scritto per il blog Penna Blu da Daniele Imperi. Se sei uno scrittore ti consiglio di leggerlo cliccando qui, ne vale senz’altro la pena.

Da parte mia vorrei spendere qualche parola per i personaggi secondari.

Recentemente mi è capitato di leggere diversi lavori di autori esordienti e la maggior parte delle volte sono rimasta perplessa di fronte ai personaggi di contorno, generalmente “sciapi”. Il difetto che ho rilevato nella maggioranza dei casi riguarda il loro essere stereotipati: la bella oca e acida, l’ex insensibile, la fidanzata gelosa ecc.

Gli attori secondari di un romanzo hanno il loro ruolo anche solo in virtù del fatto che esistono. Non sto dicendo che occorre dare corpo alla fiorista alla quale il protagonista si rivolge un’unica volta per acquistare dei fiori da regalare alla madre, sto parlando di quelle figure che si muovono attorno al personaggio principale e con lui interagiscono, direttamente o indirettamente. (altro…)

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Dall’idea al libro… e viceversa!

Vecchio diarioL’idea è quella prima folgorazione che ti prende all’improvviso e che ti fa esclamare “ecco, quasi quasi ci scrivo un libro”. In quel momento ti sembra geniale, tant’è che non vedi l’ora di metterti all’opera. Poi ti siedi davanti al pc e scopri che svilupparla non è poi tanto semplice!

Io mi comporto così molto spesso, ma ho imparato a non mettere mano subito a tutte le idee che mi vengono in mente. In genere mi capita di essere attratta da una situazione che fa capolino nella mia testa, ai bordi della mia immaginazione, e la tengo lì, in stand-by per un po’. Ci ricamo attorno, vedo in che modo potrei svilupparla, sbircio un po’ più a fondo per vedere come sono i personaggi coinvolti, se altri potrebbero aggregarsi. Immagino come andrebbe a finire prima ancora di aver pensato a come avviarla. Talvolta inizio a prendere appunti, abbozzo una scaletta, annoto la descrizione dei protagonisti da arricchire un po’ per volta con nuovi dettagli, perlopiù emotivi e psicologici piuttosto che fisici, anche se so benissimo che aspetto hanno i miei personaggi, tanto che potrei riconoscerli se li incontrassi per strada.

Ho un taccuino nero che mi è capitato di sfogliare di nuovo dopo diversi mesi dall’ultima volta in cui ho appuntato qualcosa, e sono rimasta allibita: ci sono almeno tre idee già ben avviate da cui partire per scrivere altrettanti romanzi. Non ne ho mai iniziato uno. Non ancora perlomeno. Forse comincerò, o forse no… Mi piace pensare che le idee non manchino, che siano lì, già pronte. Un giorno capiterà che la mia anima sia solleticata da una di loro, e allora non dovrò fare altro che afferrare la materia e iniziare a modellarla, naturalmente stravolgendo gran parte dell’idea originale. (altro…)

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L’enorme differenza tra buon libro e libro ben scritto…

L'arte di scrivere va ben oltre le regole grammaticali e la punteggiatura...

L'arte di scrivere va ben oltre le regole grammaticali e la punteggiatura...

Mi è capitato recentemente di prendere parte ad una discussione in un Gruppo su Facebook relativa alla pubblicazione di un libro tramite una casa editrice a pagamento. Inutile dire che i toni in generale erano piuttosto accesi! Non è mia intenzione ribadire qui i motivi per i quali sarebbe meglio evitare questo tipo di approccio, il soggetto di questo articolo è un altro.

Nel leggere la presa di posizione di chi cercava di difendere la pubblicazione a pagamento ho percepito un errore di fondo: la mancata distinzione tra un libro ben scritto e un buon libro.
Sono in molti a poter dire di scrivere bene, laddove per scrivere bene s’intende il rispetto delle regole grammaticali e di sintassi, l’uso corretto della punteggiatura, l’utilizzo di un vocabolario ampio e adeguato ecc. Ben altra cosa è lo scrivere un buon libro: un buon libro ti prende e non ti  lascia più, ti coinvolge e ti dona emozioni uniche, che restano con te anche molto tempo dopo aver letto l’ultima pagina. Uno scrittore con tutti i crismi sa come incuriosire il lettore senza mai frustrarlo (non troppo, almeno!), sa quanto dire e quanto lasciare all’immaginazione (vedi articolo “La magia del detto non detto: quando uno sguardo basta“), è in grado di costruire una trama accattivante, popolata da personaggi completi e interessanti. (altro…)

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Scrivere: la magia del “detto non detto”, ovvero quando uno sguardo basta

In fondo, lo scrittore è il regista della sua opera...

In fondo, lo scrittore è il regista della sua opera...

Al cinema capita spesso: il protagonista lancia uno sguardo, uno solo, e lei sa di essere amata… o in serio pericolo di vita! Insomma, in una sola occhiata possono celarsi un’infinità di emozioni, sta all’attore il compito di esprimere ciò che dice la sceneggiatura nel modo migliore, ricorrendo alla sua espressività multisfaccettata.

La stessa cosa può avvenire in un romanzo: a volte troppe parole possono guastare l’atmosfera. Hai mai provato ad affidare un intero stato d’animo ad uno sguardo, ad un gesto?
Io credo che non ci sia nulla di più magico del “detto non detto”. In altre parole, anziché sommergere il lettore di informazioni potrebbe essere meglio lasciare spazio alla sua immaginazione, giocando a dargli un’impressione che poi nel corso della lettura si rivelerà giusta o sbagliata. (altro…)

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Ebook mania, a che prezzo?

A Picture of a eBook

Ebook mania: quanto durerà?

Cominciano a spopolare: in pochi mesi tutte le librerie online (o quasi) hanno iniziato a venderli, e l’industria degli eReader fa scintille. Sto parlando degli ebook.

Mi tentano, devo essere sincera. L’idea di avere a portata di mano un’intera biblioteca nel palmo della mia mano è allettante, come pure la possibilità di avere sempre qualcosa da leggere in borsa. Speravo anche che il costo degli ebook avrebbe contribuito a salvare il mio portafogli, ma a quanto pare non è sempre così.
Facendo un giretto virtuale tra gli scaffali di alcune librerie online sono rimasta sconcertata dai prezzi di alcuni “volumi”, e la domanda sorge spontanea: ma è possibile pagare anche 13 euro per un libro digitale? (altro…)

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Il grande potere della revisione

La revisione può spalancare una finestra nella mente dello scrittore

La revisione può spalancare una finestra nella mente dello scrittore

Vorrei aprire questo post riportando una citazione di un articolo precedente, “Scrivere, ma soprattutto… scrivere bene!” :

“Quando leggi qualcosa di tuo e ti piace, dovresti spaventarti.”

Devo dire che sono d’accordo con quest’affermazione: l’autocritica è fondamentale per uno scrittore, a maggior ragione se esordiente, perché deve “fare colpo” partendo da zero. Girando per il web, negli ultimi mesi, mi sono imbattuta in numerosi siti, forum e blog dedicati agli scrittori emergenti, e l’impressione che ne ho tratto è stata che fin troppi esponenti della categoria (di cui faccio parte) peccano di eccessiva sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità.

Non lo dico per essere cattiva, e ad essere sincera non ho letto i lavori di coloro che ho trovato un po’ troppo “altezzosi”, ma credo che non si possa affrontare il mondo dell’editoria con la profonda convinzione che se si viene rifiutati è perché l’editore di turno non ha saputo riconoscere il proprio indiscusso valore. Bisogna rimanere coi piedi per terra, e soprattutto essere critici, e molto. (altro…)

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Storie che toccano il cuore

Ho ricevuto nella mia casella di posta elettronica (info@libriesorrisi.com) questo video, che ho deciso di pubblicare sul blog. Mi è stato inviato da Stefania, che vorrei ringraziare con affetto: non sempre rimango favorevolmente colpita dal materiale che ricevo via mail, ma stavolta si è trattato di un dono molto gradito!

Le storie raccontate in questo filmato sono davvero belle e toccanti nella loro brevità. Le conoscevo quasi tutte, ma rileggerle mi ha scaldato il cuore! Soprattutto quella del bambino alle prese col gelato mi commuove ogni volta!

Vorrei condividere con voi queste piccole fiabe moderne, sperando che vi lascino qualcosa di significativo, com’è stato per me. A dimostrazione che la parola scritta può avere una potenza davvero eclatante.

Guarda il video

Con un sorriso

Antonella Arietano

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Leggere gli scrittori esordienti…

Gli scrittori emergenti: una valida risorsa!

Gli scrittori emergenti: una valida risorsa!

È stato detto e ridetto migliaia di volte: per diventare buoni scrittori occorre essere buoni lettori. Insomma, non potrebbe essere diverso! Non si è mai sentito di un campione di nuoto che vinca un oro olimpico senza essere mai entrato in piscina, né si ha memoria di un maratoneta capace di vincere la maratona di New York senza aver mai corso un chilometro.

Se ci pensi bene è anche piuttosto piacevole, come allenamento: leggo, quindi mi diverto, mi rilasso, scopro universi paralleli e infiniti modi di descrivere la stessa realtà… e nel contempo imparo! Che cosa c’è di più enusiasmante? 🙂

Recentemente (anche grazie alla viralità di internet, a dire il vero) ho scoperto il piacere di leggere libri di scrittori esordienti. Qualcuno ho già avuto occasione di recensirlo su questo blog, altri li ho lì pronti da iniziare, altri ancora sono nella mia “lista della spesa” letteraria. Questa nuova consapevolezza mi ha portata a conoscere persone davvero simpatiche, con le quali condivido il sogno della scrittura, e che pur vivendo anche molto lontano da me mi sono quindi incredibilmente vicine. Suona paradossale, ma è così! Ci sono cose che accomunano molto più dell’abitare nello stesso quartiere o del lavorare nello stesso ufficio. (altro…)

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Riflessioni di una scrittrice esordiente

Scrivere...

Scrivere…

Sono giorni ricchi di riflessione, questi.

L’altro ieri mattina ho ricevuto una proposta editoriale che prevede l’acquisto da parte mia di un certo numero di copie del mio libro, il che comporterebbe una spessa tutt’altro che minima. Ho deciso di rifiutarla. Non farò il nome della casa editrice in oggetto non per vigliaccheria, ma perché non è mia intenzione incoraggiare la polemica su queste pagine: loro sono liberi di chiedere una partecipazione ai costi per la pubblicazione così come io sono libera di non accettare. Non ho potuto verificare sulla mia pelle i servizi offerti da contratto, quindi non posso giudicarli e non lo farò.

Questa vicenda mi ha portata a riflettere sul mio ruolo di scrittrice esordiente, facendo emergere alcune domande che già mi avevano stuzzicata nei giorni precedenti: come faccio a sapere di essere davvero brava? E se i miei lavori non fossero pronti per il mondo dell’editoria? E se tutto sommato mi stessi illudendo? E se, e se, e se… (altro…)

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