Tag: Capolavoro

“Maraya”, Begoña Feijoó Fariña

Titolo: Maraya
Autore: Begoña Feijoò Fariña
Editore: Augh!
Collana: Frecce
Genere: romanzo
Formato: copertina flessibile
ISBN: 978-8893431330
Anno: 2017
Pagine: 126
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“Maraya” è un testo intenso e coraggioso, che amo definire una ruvida carezza per l’anima. È una storia che avvince il lettore pagina dopo pagina, lo trascina, lo blandisce e poi gli offre ciò che più brama per riuscire a fare suo un testo del genere: la speranza. Questo libro non prende scorciatoie, non vuole essere ciò che ci si aspetta che sia, vuole ribadire la propria autenticità e la propria realtà e lo fa a modo suo, attraverso parole cariche di amarezza, ma anche di bellezza. Si può amare Maraya, la si può odiare, si può decidere di comprenderla o rifiutare di seguire il filo della sua difficile evoluzione, ma non si può non subirne il fascino; le emozioni evocate da questo romanzo di Begoña Feijoò Fariña scorrono sotto la pelle fino al cuore, scuotono il lettore, lo provocano, forse lo irritano, ma qualcosa lasciano. È inevitabile.

Maraya è una donna convinta di aver perso insieme all’uomo che amava la sua ultima occasione di essere una persona migliore. Non vuole più vivere Maraya, così sceglie di inseguire la morte giorno dopo giorno, seguendo un rito votato all’autodistruzione fatto di sigarette, whisky e caffè. Non più cose belle e buone, non più libri né musica, che pure ha sempre adorato; non più vita sociale, non più speranza, nulla. Solo il bruciante desiderio di chiudere i conti con la vita.

Seguiamo la protagonista attraverso il suo percorso di discesa, tocchiamo con lei il fondo nell’attesa di sapere se e come riuscirà a risalire. Nel frattempo ci balenano davanti agli occhi sprazzi della sua vita, conosciamo la sua famiglia, comprendiamo i meccanismi che l’hanno resa quello che è ora, ovvero una donna ferita e disperata. Per tutto il tempo siamo accompagnati dallo stile di un’autrice che sa rendere poetica al sua prosa a volte dura, violenta, aggressiva se non addirittura volgare, altre volte tenera, quasi sussurrata, un lieve accenno di quella vita che la protagonista tanto si affanna ad abbandonare.

Non è un romanzo facile, ma è uno di quei libri che valgono ogni minuto speso a scoprirli. Anche quando colpisce duro, lo fa con stile.

Ho amato quest’opera. L’ho centellinata pagina dopo pagina, ho atteso, sperato, pianto. Ho vissuto il dolore di Maraya riconoscendo sprazzi del mio, ho temuto per lei, ho tifato per lei. Questo libro mi è entrato nell’anima e si è ritagliato un posto speciale.

Il mio consiglio è di affrontare “Maraya” in totale apertura. Senza remore, senza pregiudizi. A chi saprà abbandonarsi con fiducia, Begoña Feijoò Fariña farà dono dell’intensa emozione offerta dalla vita che rinasce. Per scoprire, in fondo, che non importa quanto lungo e tortuoso sia il cammino, si potrà sempre scoprire di poter essere davvero una persona migliore. Anche da soli, senza bisogno di nessun altro all’infuori di se stessi. Abbandonandosi semplicemente alla bellezza della vita.

Antonella Arietano

“Ballate di mezza estate”, Marga Biazzi

Titolo: Ballate di mezza estate
Autori: Marga Biazzi e Bobby S. Pedersen
Illustratrice: Marga Biazzi
Editore: self-publishing
Genere: albo illustrato, fantasy
Formato: copertina flessibile
Anno: 2015
Per acquistare il libro puoi contattare l’autrice via mail all’indirizzo marga@isoladeisegni.it, oppure puoi raggiungerla tramite la sua Pagina FB, Blackbanshee.

Stavo passeggiando nella calca di appassionati di fumetti alla fiera Cartoomics di Milano, qualche settimana fa, quando mi sono imbattuta in un tavolo sul quale, accanto a tazze con stupende illustrazioni in stile fantasy, ho intravisto un volume che ha catturato immediatamente la mia attenzione. L’ho preso e ho aperto una pagina a caso, rimanendo affascinata all’istante da un disegno rappresentante Melusina, figura fatata che compare in un’antica leggenda ammantata di mistero. Sono molto legata a Melusina poiché su di lei ho incentrato il mio esame di francese per la maturità liceale, trattando, appunto, il tema della donna-fata. Ho dato ancora una scorsa rapida al volume, dopodiché l’ho rimesso a posto e ho considerato per un attimo se comprarlo e aggiungerlo al nutrito numero di acquisti della giornata oppure no. Per qualche ragione che ancora non mi spiego, ho deciso di lasciarlo lì e mi sono allontanata.

Il pensiero di quel libro è rimasto con me fino al rientro a casa, per cui mi sono resa conto di aver commesso un errore: avrei dovuto portarlo via con me! Ho intrapreso immediatamente una ricerca alla CSI sul web alla ricerca dell’artista, che per fortuna sono riuscita a rintracciare su Facebook; ho quindi potuto acquistare “Ballate di mezza estate” con tanto di dedica personale. 😉 (altro…)

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“Il favoloso libro di Perle”, Timothée de Fombelle

il-favoloso-libro-di-perleTitolo: Il favoloso libro di Perle
Autore: Timothée de Fombelle
Editore: Mondadori
Collana: contemporanea
Genere: romanzo
Formato: Copertina rigida con sovraccoperta
ISBN: 978-8804657705
Anno: 2015
Pagine: 308
Lo trovi su Amazon

Timothée de Fombelle mi aveva già affascinata con “Vango“, non potevo non accaparrarmi questo nuovo romanzo! De Fombelle è uno di quegli autori che cattura l’attenzione del lettore pagina dopo pagina, mantenendola e alimentandola dall’inizio alla fine. La sua scrittura è poetica, fatta di immagini vive ed emozionanti, immediata e delicata. Uno scrittore da leggere, senza dubbio.

“Il favoloso libro di Perle” non può che confermare la mia opinione. Si tratta di una storia dolce e struggente, narrata sapientemente, capace di avvincere il lettore con la sua originalità e la sua poesia. È misteriosa ed affascinante, a metà strada tra il mondo reale e quello fatato, una miscela imperdibile per me.

Ilian è un giovane principe. Non appartiene al mondo umano, ma qui viene confinato dallo stregone Taage, desideroso di allontanarlo dal regno fatato. Il ragazzo si risveglia perciò in una realtà a lui sconosciuta, condannato a rinunciare per sempre alla magia del suo mondo e, soprattutto, all’amore che ha dovuto lasciare così bruscamente, la fata Olia.

Olia però non vuole rinunciare a lui, perciò non esita a seguirlo. Perde i suoi poteri di fata, ma non la sua giovinezza.

Sulla Terra Ilian e Olia vivranno nella stessa città, vicini, ma senza potersi incontrare. Ilian viene adottato da una coppia di pasticceri ebrei di Parigi, i Perle, che lo iniziano al confezionamento delle gustose toffolette che vendono nel loro negozio. La vita di Ilian sarà costellata di avventure più o meno cercate, che lo porteranno alla fine a caccia di cimeli provenienti da quel mondo al quale desidera fare ritorno. Olia sarà sempre con lui, vicina e inavvicinabile, eternamente giovane e bella.

Riusciranno a ricongiungersi, in questo mondo o in quell’altro? (altro…)

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“Il Catturastelle”, Enrico Padovan

il-catturastelle-copertinaTitolo: Il Catturastelle
Autore: Enrico Padovan
Illustratrice: Marianna Balducci
Genere: fiaba
Formato: pdf
Pagine: 17

Puoi scaricarlo gratuitamente sul blog “Il cantafiabe smemorato”

Una fiaba delicata, tenera, commovente. Un po’ visionaria, a tratti ironica, per certi versi divertente. Una fiaba semplice scaturita da un’idea brillante. Una fiaba come se ne trovano sempre meno, dal gusto dolceamaro della realtà, per questo ancora più preziosa.

Ci sono tutti gli ingredienti perché “Il Catturastelle” di Enrico Padovan possa arrivare al cuore dei lettori. Al mio, di sicuro, è arrivato eccome! Questo racconto si presta benissimo per essere letto ai più piccoli, ma anche per intrattenere piacevolmente i più grandi che ancora cercano il conforto e la dolcezza di una bella fiaba.

Di fiabe mi occupo da molto, chi mi segue su Libri e Sorrisi lo sa bene. Quando me ne capita per le mani una buona non posso fare a meno di esultare: sì, esistono ancora le belle storie, c’è ancora chi le sa scrivere!

“Il Catturastelle” è disponibile per il download gratuito. Se ti va di leggerla la trovi sul blog dell’autore cliccando qui. Puoi anche consigliarla e diffonderla, anzi ti chiedo di farlo se ti va, perché vale sempre la pena di promuovere un talento quando lo si scopre e Padovan possiede senz’altro una sensibilità più unica che rara.

A proposito del blog di Enrico Padovan, “Il cantafiabe smemorato“, posso dire che si tratta di uno spazio molto curato e dagli ottimi contenuti, imperdibile per tutti gli appassionati di fiabe e racconti per l’infanzia. Merita senz’altro di essere seguito, viene aggiornato piuttosto di frequente e può diventare un buon punto di riferimento anche per gli insegnanti. Inoltre Padovan ha appena avviato un’iniziativa davvero simpatica, “Ti scrivo una fiaba“: basta inviare all’autore per email un possibile titolo e tre ingredienti che si vorrebbe facessero parte del racconto e si potrà beneficiare di una fiaba scritta su misura. Se vuoi saperne di più ti invito a scoprire questa bella idea cliccando qui.

Cosa potrei dire di più? Mi verrebbero da scrivere tante cose, ma preferisco che tu scopra da solo questo piccolo gioiello. “Il Catturastelle” si è rivelato una piacevole scoperta, capace di offrire una boccata d’aria fresca ad un settore, quello per l’infanzia, che troppo spesso viene sfruttato unicamente a fini commerciali, perdendo inesorabilmente in qualità. Questa è una fiaba che mi sento di consigliare con tutto il cuore perché in poche pagine può regalare davvero una bella emozione.

Con un sorriso
Antonella Arietano

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Storia di una ladra di libri, Markus Zusak

La_ladra_di_libriTitolo: Storia di una ladra di libri
Autore: Markus Zusak
Editore: Frassinelli
Collana: Narrativa
Genere: romanzo
Formato: copertina rigida con sovraccoperta
ISBN: 978-8820055905
Anno: prima ed. italiana 2013, riedizione 2014
Pagine: 563
Lo trovi su Amazon

“Storia di una ladra di libri” è senz’altro uno dei romanzi più belli che abbia mai letto. È poesia allo stato puro senza mai essere pesante, è lieve come una brezza primaverile ma ti scuote come la tramontana. Tratta uno dei capitoli più oscuri e terribili della storia dell’uomo, quello della Seconda Guerra Mondiale e della persecuzione degli ebrei, eppure riesce a non cadere nello scontato e a non cedere mai all’orrore fine a sé stesso. Niente è “brutto” nel romanzo di Markus Zusak, nemmeno la Morte. Anzi, la Morte è la voce narrante di questo lungo, magnifico racconto. Una Morte che pur rimanendo incorporea finisce per acquistare persino alcuni tratti umani, se non altro nella pietà, nell’ironia, nella capacità di osservare gli esseri umani con curiosità.

“In tutta sincerità, mi sforzo di prendere la faccenda allegramente, anche se, a dispetto delle mie proteste, la maggior parte delle persone trova difficile credermi. Per favore, fidati di me. Posso davvero essere allegra. Posso essere amabile. Affettuosa. Affabile. E queste sono solo le parole che cominciano per A. Non chiedermi però di essere bella: essere bella non è da me.”
(pag. 3)

Così si presenta la narratrice del romanzo in quello che trovo l’incipit migliore che riesca a ricordare. Anche perché ci si mette un attimo a capire… a comprendere… che la voce che racconta i fatti, quella voce così morbida, delicata, piacevole… è la voce della Morte. Da sempre ciò che più spaventa gli uomini. (altro…)

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Il seggio vacante, J. K. Rowling

Il seggio vacante

Il seggio vacante

Titolo: Il seggio vacante
Autore: J. K. Rowling
Editore: Salani
Genere: narrativa
Formato: copertina rigida, sovraccoperta
ISBN: 978-8867150960
Anno: 2012
Pagine: 553
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Mi sono accostata al nuovo romanzo della Rowling con un misto di curiosità e reverenza. Che posso dire, le mie aspettative non sono state disattese, tutt’altro!

“Il seggio vacante” è un libro intenso, a tratti graffiante, magistralmente costruito attorno a una trama corale incredibilmente variegata. Un ottimo lavoro per definire nettamente il “dopo Harry Potter”, e far sapere al mondo intero che J. K. Rowling è una scrittrice eccezionale anche al di fuori della scuola di Hogwarts.

La storia è ambientata a Pagford, una tipica cittadina inglese, alle prese con un’emergenza che dà da chiacchierare e spettegolare a chiunque ne abbia voglia: l’improvvisa morte di Barry Fairbrother, membro del Consiglio cittadino. Il decesso crea una situazione imprevista, ovvero il seggio vacante che dà il titolo al romanzo. (altro…)

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Il linguaggio segreto dei fiori, Vanessa Diffenbaugh

Il linguaggio segreto dei fiori

Il linguaggio segreto dei fiori

Non mi capitava da parecchio tempo di commuovermi leggendo solo le prime pagine di un libro. Mi è successo con “Il linguaggio segreto dei fiori”, ed è stato l’inizio di un percorso caratterizzato da forti emozioni e grande aspettativa. Sì, perché questo romanzo d’esordio della Diffenbaugh possiede tutte le caratteristiche di un vero capolavoro, almeno secondo la mia modesta opinione.

La giovane protagonista, Victoria, ha appena compiuto diciotto anni, dovrà quindi lasciare l’orfanotrofio per cercarsi un posto nel mondo… e un lavoro. La sua infanzia è stata costellata da cocenti delusioni, solitudine e abbandono, al punto che già all’età di nove anni aveva perso ogni forma di speranza. Il suo passato è stato segnato in modo particolare da Elizabeth, l’ultima persona che l’aveva presa con sé per adottarla, l’unica che era riuscita a penetrare la sua precoce corazza di disillusione. Victoria sa di aver rovinato tutto, a quel tempo, e oggi ancora ripensa con un certo rimpianto a quei momenti felici, senza risparmiarsi un forte senso di colpa per quanto avvenuto.
Victoria ama i fiori e le piante, è stata proprio Elizabeth ad insegnarle il loro linguaggio segreto. L’incontro con Renata, proprietaria di un piccolo negozio di fiori, le offrirà l’occasione di iniziare una nuova fase della sua vita, mettendo a frutto le sue conoscenze.
La sua serenità verrà messa a dura prova dall’incontro con Grant, che lei credeva perso per sempre in quel passato troppo doloroso da ricordare. Grant porterà con sé una nuova forma di appagamento, consistente nella condivisione di sé stessi con qualcun altro; insieme a lui ritorneranno anche i ricordi, pronti per essere affrontati e ricollocati nella giusta nicchia. Ci saranno altre dure prove da affrontare per Victoria, ma alla fine scoprirà di avere davvero un posto nel mondo, e di non essere affatto sola. (altro…)

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La scuola degli ingredienti segreti, Erica Bauermeister

Credo di poter riassumere l’anima di questo romanzo con due sole parole: pura poesia.

La scuola degli ingredienti segreti

La scuola degli ingredienti segreti

E’ la storia di Lillian e del suo ristorante, nel quale tiene ogni mese una lezione di cucina, ma è anche la storia di Claire, di Ian, di Carl, di Antonia e di altri personaggi, che si delineano con delicata precisione durante i vari incontri del corso. Ognuno con la sua storia, ognuno con un pezzetto di sé che deve ritrovare la propria collocazione. Relazioni che nascono, altre che vanno avanti da una vita, l’amore per gli altri ma anche per sé stessi, la passione per la cucina, la buona cucina, quella che nasce da dentro.

Ho adorato questo libro, dalla prima all’ultima pagina. Inizialmente mi ha stupita la suddivisione dei capitoli: ogni capitolo è legato ad un personaggio, e ogni personaggio ha la propria storia, eppure il fil rouge che lega l’intera vicenda permane, coerente e solido, sottile ed invitante come il profumo dei biscotti alla cannella la mattina di Natale. (altro…)

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