Extravergine d’autore: il primo sito dedicato al self publishing

extraverginedautoreHo scoperto per caso questo interessante progetto nato per supportare e fare da vetrina agli autori che hanno deciso di cimentarsi nel self publishing. Dietro questo sito, curato e basato su solidi principi, ci sono la mente e il cuore di Michel Franzoso, scrittore e web marketer che ha deciso di dare un nuovo slancio alla sua passione per la scrittura attraverso l’autopubblicazione, e nel farlo ha capito che in Italia mancava uno strumento di sostegno e guida per tutti coloro che decidono di essere autori indipendenti. Nasce così Extravergine d’autore, un portale interamente dedicato al self publishing italiano.

Ho voluto intervistare Michel per Libri e Sorrisi, sperando così di contribuire a far conoscere questa nuova, promettente e utile realtà. È venuta fuori un’intervista davvero interessante, ricca di riflessioni e spaccati di realtà. Un ottimo punto di partenza, a parer mio, per tutti i potenziali self publisher che non sanno da dove cominciare.

Buona lettura!

 

cropped-Header.jpg Parlaci un po’ di te, Michel: quali sono le tue passioni? Sei anche scrittore, oltre che lettore?

extraverginedautoreQuesta è decisamente la domanda più difficile: il mio curriculum dice che sono un ingegnere, ma dopo qualche anno come product manager mi sono convertito, un po’ per forza e un po’ per scelta, al web marketing, che oggi è a tutti gli effetti la mia professione. Diciamo che quella della comunicazione, in tutte le sue forme, è sempre stata una mia inclinazione, qualcuno che per anni mi ha visto calcare i palchi dei teatri di Piacenza, infatti, potrebbe persino definirmi attore!

Ma la verità è che ho sempre voluto dare di me stesso un’unica definizione: quella di scrittore. Non sono certo però basti qualche libro pubblicato in oltre 15 anni passati nel sottobosco dell’editoria indipendente, per impadronirmi di tale titolo, bisognerebbe chiederlo ai miei lettori.

cropped-Header.jpg Vuoi presentarci il tuo progetto “Extravergine d’autore”? Com’è nata questa idea?

extraverginedautoreExtravergine d’autore è la prima vetrina web dedicata esclusivamente al self publishing, uno spazio che si pone l’obiettivo di ricoprire, nella filiera tra autore autopubblicato e lettore, il ruolo di filtro ad oggi mancante e che nell’editoria tradizionale è svolto dall’editore.

Nella pratica, cerchiamo talenti letterari nel self e li mettiamo in evidenza, aiutando il lettore a trovare facilmente libri di qualità superiore. L’autore selezionato dal nostro comitato di lettura ottiene una pagina sul sito e una newsletter dedicata al suo romanzo, la promozione sui nostri canali social, la possibilità di pubblicare articoli e interviste sul nostro blog. Il tutto gratis.

La scintilla che ha portato alla nascita del progetto si è accesa poco più di un anno fa. Ero tornato in possesso dei diritti di pubblicazione dell’ultimo romanzo che ho scritto e avevo deciso di intraprendere seriamente la strada del self publishing, fino a quel momento soltanto sperimentata.

Quando però ho cercato qualche sito dedicato al self per proporlo in recensione mi sono accorto che sì, di siti e blog letterari ce ne sono tanti, ma di esclusivamente dedicati al self non se ne trovavano.

Allora ho deciso: lo faccio io. Ma ho voluto fare di più, creare un sito che desse alla letteratura indipendente una dignità pari a quella dell’editoria tradizionale, attraverso l’unica arma che a mio avviso può davvero funzionare: la qualità.

cropped-Header.jpg Quali passi hai seguito per trasformare il tuo progetto in una realtà viva e attiva sul web?

extraverginedautoreMetterli in fila tutti non è così facile, perché sono stati tanti piccoli passetti che in poco più di un anno mi hanno condotto qui. Dove il “qui” è tutt’altro che un punto d’arrivo.

Il primo passo è stato “misurare la temperatura” alla mia intuizione. Per farlo ho creato una semplice pagina web dove spiegavo il progetto e invitavo gli autori ad inoltrare il loro romanzo in valutazione attraverso un form.

La risposta è stata immediata. E non soltanto da parte degli autori ma anche di persone interessate al progetto. Così, infatti, ho conosciuto Francesco Melchiotti, un giovane editor che è diventato presto una delle nostre colonne portanti.

In pochi mesi abbiamo selezionato i primi quattro titoli e il 29 febbraio del 2016 siamo andati online con il sito ufficiale. Quello è stato un momento importante perché molte persone hanno visto concretamente ciò che prima era soltanto un’idea disegnata a parole, e il livello di fiducia nei confronti del progetto è aumentato.

E nel frattempo si avvicinavano anche altri collaboratori, come Margherita Melara o più recentemente Marco Mancinelli, dando una spinta positiva al motore di Extravergine d’autore.

Un altro passo fondamentale poi è stata l’apertura, lo scorso settembre, del blog, uno spazio di comunicazione diretta con gli autori fin da subito apprezzato e condiviso.

Un nuovo importantissimo passo infine arriverà a breve, ma non posso anticipare di più!

cropped-Header.jpg Qual è stata la difficoltà più grande che hai dovuto affrontare nel realizzare il tuo progetto?

extraverginedautoreParlare di grandi difficoltà mi sembra eccessivo, ci sono sicuramente delle criticità che bisogna affrontare ogni giorno, una su tutte dover gestire la delusione degli autori scartati. Non è mai bello dire “no”, ma talvolta può diventare molto difficile, soprattutto quando si sta parlando di lavori in cui una persona ha dedicato anni della sua vita.

Si pensa sempre che sia facile stare dalla parte del giudice, ma non è così, soprattutto quando hai vissuto in prima persona quegli stessi “no”. Capiamo la frustrazione, a volte la rabbia, ma il nostro obbiettivo è far crescere il self publishing, e fare complimenti gratuiti a tutti non servirebbe a niente. Quello sì sarebbe più facile.

Poi lo sappiamo, non siamo perfetti, questo è un campo dove non esistono certezze, non puoi applicare una formula matematica e dire in modo assoluto quale libro è di qualità e quale no. Abbiamo i nostri criteri, il più oggettivi possibile, facciamo letture multiple con un continuo confronto, ma siamo umani e come tali soggetti a errori.

Forse è questa la difficoltà più grande: accettare (e far comprendere) il fatto che ci saranno libri cui diremo “no” ma che altri occhi avrebbero premiato.

cropped-Header.jpg Quali sviluppi ti aspetti da Extravergine d’autore?

extraverginedautoreÈ da quando ho iniziato questa avventura che ho in mente due obbiettivi finali.

Il primo è riuscire a costruire uno spazio che sia per il lettore un punto riferimento per gli acquisti sicuri di autori indipendenti, un’isola felice dove il lettore possa ammarare certo di trovare libri scritti e pubblicati con cura e qualità professionali.

Il secondo è creare una comunità dove scrittori e operatori del settore possano incontrarsi e lavorare insieme con l’unico obbiettivo di offrire al lettore prodotti qualitativamente paragonabili a quelli dell’editoria tradizionale, senza però perdere la propria indipendenza.

Sono traguardi ambiziosi, e la strada è ancora lunga, ma ogni giorno facciamo un piccolo passo in più e siamo fiduciosi ed entusiasti per quanto ci aspetta.

cropped-Header.jpg Ti senti di dare qualche consiglio agli autori che si apprestano a tentare la via del self-publishing?

extraverginedautorePazienza, questo è il primo consiglio. Bisogna aspettare che il proprio libro sia pronto. Non finito, per quello basta mettere l’ultimo punto, ma maturo abbastanza da poter affrontare un pubblico di sconosciuti pronti ad amarlo o a criticarlo.

Non si può infatti considerare il self publishing come una scorciatoia, un ripiego alle case editrici, perché finché sul mercato arriveranno testi di autori che affrontano l’autopubblicazione con questo spirito, così continueranno a vederla anche i lettori, come letteratura di serie C o anche peggio.

L’autore indipendente deve capire che la strada del self non lo esonera dal presentare al lettore un prodotto professionale: un editing accurato, una copertina ben fatta, un testo impaginato correttamente, non sono optional ma elementi fondamentali di un libro degno di questo nome.

E poi deve essere consapevole che fare il self publisher significa sostituirsi a un editore e quindi diventare imprenditori di se stessi: perché (a meno che non lo si faccia per condividere la propria passione con parenti e amici) l’altra vera sfida dopo aver scritto il libro, è riuscire a venderlo.

cropped-Header.jpg Che genere di libri leggi più volentieri? Hai un autore preferito?

extraverginedautoreLeggo un po’ di tutto, soprattutto classici e letteratura di genere. Prediligo le storie fantastiche, quindi fantasy e fantascienza in prima battuta, ma anche realismo magico (che sono anche i miei generi quando vesto i panni dello scrittore).

Tra gli autori, come appassionato di fantasy non posso evitare di citare per primo Tolkien, ma anche l’irriverente Terry Pratchett o Neil Gaiman. E poi Asimov (soprattutto il ciclo dei robot) e Bradbury.

Ovviamente ci sono anche autori italiani, nei primi posti della mia personale classifica si trovano Pirandello e Buzzati.

cropped-Header.jpg Qual è il tuo sogno nel cassetto?

extraverginedautoreNon so se ho ancora sogni nel cassetto, credo siano tutti fuori, in lavorazione…

 

Antonella Arietano

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