Pubblicare: digitale o cartaceo?

LeggereUltimamente ho riflettuto molto sulla questione del formato ebook. Leggendo qua e là per il web, e interrogando me stessa, ho preso atto della volontà da parte della maggior parte degli scrittori esordienti di voler pubblicare libri cartacei, per poter tenere tra le mani il risultato tangibile delle proprie fatiche. Fino a poco tempo fa anch’io ero restia a considerare seriamente la possibilità di puntare sul digitale, ma un’attenta riflessione mi ha portata a riconsiderare le mie priorità.

Anzitutto è opportuno che tu ti ponga la seguente domanda: perché voglio pubblicare il mio libro? Per essere letto o per la soddisfazione di tenerlo tra le mani? Per sapere che qualcuno ha creduto nel mio lavoro tanto da volerci investire?

Se pensiamo a quanto sia difficile per uno scrittore esordiente, soprattutto se pubblicato da una piccola casa editrice, arrivare sugli scaffali delle librerie, puoi renderti conto di una realtà poco piacevole: le vendite diventano difficili. Ci si deve impegnare non poco nella promozione, e anche in questo caso, scartati amici e parenti (per quanto non scommetterei necessariamente sul loro sostegno), non si può fare affidamento su schiere di lettori che bramano leggere il tuo romanzo.

Quante persone sono disposte a spendere dai 12 ai 15 euro per un libro scritto da uno scrittore esordiente? Poche, e non si tratta certo di lettori occasionali.

Il costo medio di un ebook depone nettamente a favore dello scrittore neopubblicato. Senza contare l’efficacia della distribuzione: un ebook può essere commercializzato con una certa facilità, e può arrivare nelle migliori librerie online.

Alla fine, diciamoci la verità: se sei uno scrittore esordiente, l’importante per te è essere letto da quante più persone possibile. E il formato digitale può darti questa possibilità. A questo punto il libro cartaceo è quasi una difficoltà da gestire. Non dico che non possa funzionare, assolutamente; ma sarò sincera, mentre in passato non sarei stata propensa a considerare una pubblicazione esclusivamente digitale, adesso ne sarei entusiasta.

Se pensi alle immense possibilità di promozione tramite social network (facebook, twitter e compagnia) la pubblicazione digitale diventa anche più appetibile: chi vede online il tuo romanzo non deve aspettare di procurarselo, passando magari attraverso laboriosi iter presso la piccola libreria locale, può averlo con pochi clic. Immediatamente e con estrema semplicità. Per carità, io adoro andare in libreria, ma non mi piace cercare disperatamente libri che a causa di una distribuzione complessa diventano impossibili da reperire. Alla fine tendo a rinunciare, e forse lo faresti anche tu.

Ovvio, avere in mano il proprio libro dà una grande soddisfazione. Ecco perché ti chiedevo all’inizio di questo articolo perché vuoi pubblicare il tuo romanzo: definire il tuo personale obiettivo potrebbe rivelarsi molto utile per definire una linea d’azione.

Io la mia riflessione l’ho fatta, adesso sta a te! 😉 Se desideri parlare della tua opinione non esitare, qui puoi farlo.

Con un sorriso

Antonella Arietano

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2 responses to “ Pubblicare: digitale o cartaceo? ”

  1. Elisabetta says:

    sono d’accordissimo con te! E’ la mia esperienza: vendo quasi solo e-book, quindi vale la pena che mi dia da fare col mercato digitale e con tutto ciò che aiuta la distribuzione e la promozione.
    Ciao!

  2. Antonella says:

    Brava Elisabetta! Tienici aggiornati sui tuoi progetti! 😉

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