Mese: Luglio 2010

Scrivere, ma soprattutto… scrivere bene! (seconda parte)

Scrivere: la simbiosi tra tecnica e creatività

Scrivere: la simbiosi tra tecnica e creatività

Eccoci qua, pronti per la seconda parte di questo articolo dedicato all’arte di scrivere, nel quale è mio obiettivo presentarti una risorsa a mio parere validissima per migliorare la tua tecnica di scrittura: il blog Scrivi bene del mio amico Sergio Cima.

Nel corso della prima parte ti ho presentato a grandi linee questo sito, spiegandoti quella che è la ricetta di Sergio per produrre un buon testo: fondere la struttura (detta anche tecnica) con l’anima (cioé la creatività). Se vogliamo prendere in considerazione la tecnica, possiamo tenere presente la seguente regola generale: se tutte le tipologie di testo sono composte da strutture pre-costituite, allora sarà possibile scrivere un lavoro più che decente ricalcando queste regole e aggiungendo il nostro estro creativo.

Se desideri rinfrescarti la memoria, o se non hai avuto occasione di leggere la prima parte di questo articolo, ecco il link  per poter dare un’occhiata. 😉

Fatta questa piccola premessa, direi che possiamo andare avanti.

Quanto detto fin qui non deve darti l’impressione di voler “ingabbiare” il tuo stile, tarpando le ali alla tua fantasia, anzi: la scrittura in quanto arte presuppone una certa dose creativa. Una cosa a detta di Sergio Cima dev’essere ben chiara: prima di rivoluzionare le regole occorre impararle. Se io riesco ad “appropriarmi” della struttura di testo, sarò poi in grado di condirla a piacere, seguendo liberamente la mia vena creativa. Insomma, non posso cimentarmi in un Gran Premio di Formula Uno se prima non ho imparato a guidare! 🙂

Inoltre il fatto di conoscere a dovere la struttura di un testo può fornire allo scrittore un’ottima base per evitare, nel limite del possibile, il “panico da pagina bianca”. Ti è già capitato? Te ne stai lì, il cervello in fibrillazione, eppure non riesci a mettere giù nemmeno una frase decente! Credimi, parlo per esperienza personale…
Ebbene, Sergio mi ha spiegato che se io conosco bene la struttura del testo che sto producendo, questo dovrebbe offrirmi la sicurezza sufficiente ad aggirare l’ostacolo, altrimenti detto se so che cosa deve contenere il mio lavoro, a quali regole deve sottostare, il processo creativo risulterà facilitato.  

Per quanto riguarda la fase creativa suggerisce di raccogliere tutte le idee man mano che si affacciano alla mente, annotandole, registrandole, poco importa il mezzo, l’importante è fissarle in qualche modo. In seguito questi spunti serviranno ad arricchire la struttura pre-costituita.

Nel corso della nostra piacevole chiacchierata abbiamo parlato anche di scrittori esordienti, era inevitabile! 😀
Lui ritiene che la passione per la scrittura, come qualsiasi altra passione del resto, va fatta crescere e maturare, non seguita di slancio. Altrimenti detto, occorrono studio, dedizione ed esercizio prima di lanciarsi nella propria opera definitiva. Studiare può essere un sacrificio, si tratta di uno sforzo, di un impegno preso con sé stessi; meglio onorare questo impegno ed evitare di cercare le strade facili.

Abbiamo discusso ampiamente anche di editing e di revisione, che a mio avviso sono due pilastri fondamentali per qualsiasi autore. Ci siamo trovati d’accordo nell’affermare che per poter effettuare una revisione produttiva è necessario accostarsi al proprio testo da estranei. Non è un caso, secondo me, che io abbia affrontato il mio romanzo, “Amber”, decidendo di rivoluzionarlo e riscriverlo quasi completamente dopo questo nostro incontro via Skype! 😛

Bene, a questo punto non mi resta che consigliarti caldamente di dare uno sguardo al blog di Sergio Cima, www.scrivibene.com: ti assicuro che ne vale la pena! Inoltre troverai immediatamente alcune risorse utili, ben fatte e di sicuro valore.

Buon lavoro!

Antonella Arietano

I love shopping, Sophie Kinsella

I love shopping

I love shopping

Ho iniziato “I love shopping” perché desideravo dedicarmi ad una lettura… leggera. Inoltre ho già letto due libri di Sophie Kinsella, “Sai tenere un segreto?” e “La ragazza fantasma“, mi sembrava assurdo non essermi ancora dedicata all’opera che più di tutte le ha donato notorietà. 

Eccomi quindi alle prese con questo notissimo romanzo, da cui è anche stato tratto un film.

Rebecca Bloomwood è una giovane giornalista che lavora per un mensile che si occupa di finanza, ma questo non deve trarre in inganno il lettore: Becky è assolutamente incapace di gestire i suoi soldi! Appassionata di shopping in maniera a dir poco patologica, spende cifre esorbitanti per gli acquisti più vari, spesso assolutamente inutili, il che la porta a tremare di paura ogni volta che riceve un estratto dalla banca o il resoconto della carta di credito. La situazione è davvero grave, urge una soluzione per pagare tutti i debiti al più presto! Come fare? (altro…)

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Il club delle ricette segrete, A. Israel e N. Garfinkel

Il club delle ricette segrete

Il club delle ricette segrete

Quando ho finito di leggere “Il club delle ricette segrete” mi sono posta immediatamente una domanda: “ma le ricette che cosa c’entravano?”. A questa ne è seguita subito un’altra più o meno dello stesso tenore: “l’obiettivo delle autrici era quello di scrivere un romanzo o un ricettario?”.

In effetti questo romanzo mi ha lasciata un po’ spiazzata, soprattutto perché sulla sovraccoperta viene magnificato e osannato, oltre ad essere proclamato un “caso editoriale”, di cui addirittura si è scritto ancora prima che uscisse “profuma di successo annunciato”.

D’accordo, “Il club delle ricette segrete” è un libro carino, per certi versi è anche una buona idea, ma ritengo che la storia sia un po’ debole, certamente molto prevedibile. La conclusione viene sì svelata nelle battute finali, ma per quanto mi riguarda l’avevo capita già a metà libro.

L’opera si basa sullo scambio epistolare di due ragazzine che hanno fondato il club delle ricette segrete, ovvero si mandano ricette a vicenda. Sono molto amiche, pur essendo diversissime l’una dall’altra: Valerie è posata, timida, entroversa, molto portata per lo studio, mentre Lillian è un vero vulcano, esuberante, attratta dal mondo della musica, pronta a cogliere l’attimo sempre e comunque. (altro…)

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Il grande potere della revisione

La revisione può spalancare una finestra nella mente dello scrittore

La revisione può spalancare una finestra nella mente dello scrittore

Vorrei aprire questo post riportando una citazione di un articolo precedente, “Scrivere, ma soprattutto… scrivere bene!” :

“Quando leggi qualcosa di tuo e ti piace, dovresti spaventarti.”

Devo dire che sono d’accordo con quest’affermazione: l’autocritica è fondamentale per uno scrittore, a maggior ragione se esordiente, perché deve “fare colpo” partendo da zero. Girando per il web, negli ultimi mesi, mi sono imbattuta in numerosi siti, forum e blog dedicati agli scrittori emergenti, e l’impressione che ne ho tratto è stata che fin troppi esponenti della categoria (di cui faccio parte) peccano di eccessiva sicurezza in sé stessi e nelle proprie capacità.

Non lo dico per essere cattiva, e ad essere sincera non ho letto i lavori di coloro che ho trovato un po’ troppo “altezzosi”, ma credo che non si possa affrontare il mondo dell’editoria con la profonda convinzione che se si viene rifiutati è perché l’editore di turno non ha saputo riconoscere il proprio indiscusso valore. Bisogna rimanere coi piedi per terra, e soprattutto essere critici, e molto. (altro…)

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